
L’ottimismo che arriva dalla ripresa dell’economia cinese non basta
Le Borse europee partono poco mosse. Nei primi istanti di contrattazioni l’indice inglese Ftse 100 registra un lieve calo, mentre il Dax e il Cac40 mostrano rispettivamente una crescita dello 0,16% e un calo dello 0,01%. Anche Piazza Affari è al palo in avvio: Ftse Mib è a 19.445 punti (+0,01%).
I segnali di ripresa dell’economia cinese non bastano. Nel dettaglio, il mese di giugno è stato archiviato con l’indice Pmi manifatturiero in crescita a 50,9 punti dai 50,6 punti di maggio, oltre i 50,4 punti del consensus. Il Pmi non manifatturiero si è attestato a 54,4 punti, rafforzandosi rispetto ai 53,6 punti precedenti, meglio dei 53,5 punti stimati dagli analisti e al massimo degli ultimi 7 mesi.
Segnali negativi arrivano invece dal dato della produzione industriale giapponese, in calo a maggio dell’8,4% su base mensile, e dai numeri della pandemia globale di Covid-19. Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità, ieri ha detto che i dati dei contagi sono allarmanti e che senza la collaborazione dei governi “il peggio dovrà ancora venire“.
Nel frattempo la prima giornata della settimana è stata positiva per gli indici borsistici statunitensi. Il Dow Jones ha chiuso a +2,32%, il suo più grande aumento giornaliero in più di tre settimane, l’S&P 500 a +1,47% e il Nasdaq a +1,20%. Un risultato seguito dai listini asiatici, sulla scia del Pmi cinese: +1,93% per il Nikkei di Tokyo, +0,85% a Shanghai e +0,90% a Hong Kong. Prevista una giornata in territorio positivo anche per i Future americani, che oscillano tra il +0,15% e il +0,36%.
Guardando al valutario euro e sterlina perdono qualcosa sul dollaro, ma la variazione è abbastanza piatta, rispettivamente -0,0013 (-0,12%) e -0,001 (-0,08%). Dollaro in guadagno anche sullo yen giapponese di +0,19 (+0,18%).
Cresce l’oro a 1.781 dollari l’oncia (+0,033%), mentre cala il prezzo del petrolio: il Wti scende sotto i 40 punti assestandosi a 39,44 dollari al barile (-0,65%), il Brent è a 41,50 dollari ma in calo del -0,50%.
Sul fronte dei dati macro è attesa stamattina la stima dell’indice dei prezzi al consumo europei per il mese di giugno 2020. In Italia saranno invece pubblicati l’indice armonizzato dei prezzi al consumo (preliminare) a giugno 2020 e l’indice della produzione di maggio 2020. Spagna e Gran Bretagna annunceranno il Pil finale del primo trimestre 2020, mentre negli Usa saranno resi noto i valori dell’indice Pmi di Chicago e il tasso di fiducia dei consumatori.
di: Maria Lucia PANUCCI
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