
Ieri il coordinamento nazionale Whirlpool di Fim, Fiom, Uilm si è riunito per discutere le strategie da adottare in vista dell’incontro al Mise per il 31 luglio
“Whirlpool Napoli non molla”. E’ questo uno dei tanti striscioni che gli operai della famosa azienda che produce lavatrici hanno realizzato come segno di protesta per la decisione dei vertici di chiudere, a ottobre, lo stabilimento partenopeo (leggi qui).
E’ un grande corteo quello sceso in piazza: non ci sono solo i lavoratori del sito produttivo di Napoli est, ma anche le loro famiglie ed i colleghi giunti un po’ da tutta Italia, da Varese, Siena, Melano, per dire no a questa chiusura ma anche per far sentire la propria voce dissonante di fronte al rischio concreto che la multinazionale americana, un po’ alla volta, possa chiudere altre sedi.
Il corteo, partito dalla stazione di Mergellina, raggiungerà la sede del Consolato statunitense, dove è in programma un presidio degli operai.
Intanto, nel pomeriggio di ieri si è riunito sempre a Napoli il coordinamento nazionale Whirlpool di Fim, Fiom, Uilm per discutere le strategie da adottare in vista dell’incontro fissato il 31 luglio con il Governo al Ministero dello Sviluppo economico.
di: Maria Lucia PANUCCI
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