
Vivendi incassa una vittoria in Spagna. Il Biscione non ci sta: “Da Vivendi danno grave, ma rilanceremo l’operazione”
«La richiesta legale di Vivendi, accolta dal Tribunale di Madrid, ha causato un grave danno a Mediaset, alla controllata spagnola Mediaset Espana, a tutti gli azionisti delle due società oltre che a tutto il sistema televisivo europeo». Lo ha detto il gruppo italiano in una nota dopo che la corte di Madrid ha confermato la sospensione cautelare dell’operazione Media for Europe respingendo il ricorso di Mediaset Espana. Il tribunale spagnolo ha dato quindi ragione a Vivendi che aveva chiesto di bloccare la nascita della holding europea dei contenuti.
Il tribunale aveva già bloccato l’operazione nell’autunno scorso, poi i Berlusconi erano corsi ai ripari modificando lo statuto della holding olandese in chiave più favorevole a tutti gli investitori ed ha avviato il ricorso. Ma questo intervento non è stato sufficiente ad ottenere l’approvazione dei giudici spagnoli.
Mediaset però non demorde ed ha annunciato che ripresenterà al più presto su nuove basi l’operazione Mfe-MediaForEurope, definendo l’azione legale spagnola “solo una manovra dilatoria” e un “tentativo strumentale di bloccare la strada all’unione delle forze di importanti player tv internazionali“. A supporto di tali affermazioni la società cita la “scelta effettuata da Vivendi di acquistare in extremis solo l’1% delle azioni di Mediaset Espana e di averlo fatto con intenti pretestuosi solo dopo l’annuncio del progetto di fusione che ha poi subito contestato“.
Non si è fatta attendere la risposta di Vivendi. «Il nostro unico obiettivo – ha spiegato un portavoce – è sempre stato, e lo è ancora, difendere l’interesse di tutti gli azionisti di minoranza coinvolti dalla fusione. Non è desiderio di Vivendi fermare qualsiasi possibile sviluppo del sistema televisivo europeo. Naturalmente, Vivendi è ancora disponibile a costruire un rapporto sostenibile con Mediaset».
Come se non bastasse, a inizio settembre è attesa la sentenza della Corte europea, che era stata invocata da Vivendi per pronunciarsi sulla legge italiana del Tusmar, che viete a un gruppo di possedere per limiti antitrust più del 10% di Telecom Italia e al contempo una quota superiore al 10% di Mediaset. La pronuncia Ue dovrebbe andare nella direzione auspicata da Vivendi, ovvero da ritenere superato ai sensi della normativa europea il limite della legge tricolore vigente.
di: Maria Lucia PANUCCI
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