
Il gruppo onferma l’obiettivo di generazione di valore sostenibile per tutti gli stakeholder, indicando che verrà accresciuta dall’unione con UBI Banca.
Intesa Sanpaolo chiude il primo semestre con un utile netto pari a 2.566 milioni di euro, in crescita del 13,2% rispetto a 2.266 milioni dello stesso periodo del 2019, che corrisponde all’86% dei circa 3 miliardi di euro di utile previsto per l’esercizio 2020. L’utile risulterebbe pari a circa 3.160 milioni se si escludessero le rettifiche su crediti pari a circa 880 milioni per i futuri impatti di Covid-19, principalmente a copertura generica su crediti in bonis.
«I risultati del primo semestre 2020 – sottolinea una nota – confermano la capacità di Intesa Sanpaolo di affrontare efficacemente la complessità del contesto conseguente all’epidemia, riflettendo la redditività sostenibile, che deriva dalla solidità della base patrimoniale e della posizione di liquidità, dal modello di business resiliente e ben diversificato e dalla flessibilità strategica nella gestione dei costi operativi, e il supporto del Gruppo all’Italia anche con l’impegno a diventare un punto di riferimento in termini di sostenibilità e
responsabilità sociale e culturale».
I risultati evidenziano anche un miglioramento della qualità del credito, attraverso una riduzione dei crediti deteriorati di circa 1,8 miliardi di euro nel primo semestre 2020, (-36 miliardi dal picco di settembre 2015 e -23 miliardi dal dicembre 2017).
Intesa conferma l’obiettivo di generazione di valore sostenibile per tutti gli stakeholder, indicando che verrà accresciuta dall’unione con UBI Banca.
di: Maria Lucia PANUCCI
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