“Su Autostrade stiamo continuando a lavorare. Non è una trattativa semplice, l’auspicio è che vada in porto in tempi stretti”
«Questa non è la nuova via italiana al capitalismo misto, pubblico e privato. Questo è il capitalismo paziente che investe lì dove ci sono i fattori per lo sviluppo. E’ nel dna della Cassa, da 170 anni: abbiamo dotato il Paese delle principali reti e infrastrutture, dalle scuole agli ospedali, dagli acquedotti alle strade, dalle reti elettriche a quelle del gas, e siamo azionisti delle principali società strategiche. Bene, oggi il fattore decisivo per lo sviluppo è la connettività: il nostro compito è esserci». Lo dice l’amministratore delegato di Cassa Depositi e Prestiti, Fabrizio Palermo, in un’intervista al quotidiano a Repubblica, in merito all’intesa raggiunta con Tim sulla costituzione di una società per la rete unica a banda larga (leggi qui).
«Un investitore paziente come la Cassa – spiega ancora Palermo – non può che promuovere progetti di questa natura. Il ruolo di un soggetto come la Cdp è quello di garante della stabilità della società che sta nascendo e degli investimenti infrastrutturali. Parlerei di capitalismo paziente e spesso permanente, come dimostra la nostra presenza nella Snam e in Terna».
Secondo l’ad l’Italia avrà a disposizione la rete unica ultra veloce in due anni. «Puntiamo a una forte accelerazione perché non è affatto banale l’integrazione delle reti e bisogna superare l’esame delle Autorità di controllo, nazionali ed europea», ha aggiunto.
Cdp è destinata anche a prendere il 33% di Autostrade per l’Italia nell’ambito dell’accordo tra il governo e la famiglia Benetton che vedrà la holding Atlantia rinunciare al controllo della concessionaria. «Stiamo continuando a lavorare. Non è affatto una trattativa semplice, ma ci stiamo avvicinando. L’auspicio è che vada in porto in tempi stretti», ha affermato in merito Palermo.
di: Maria Lucia PANUCCI
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