La Conferenza delle Regioni propone al Governo di far entrare i tifosi con mascherina e dopo il controllo della temperatura. Zingaretti dice no. “Così non si garantisce la sicurezza”
Sulla riapertura degli stadi il Paese è diviso. La Conferenza delle Regioni ha presentato un’elaborata proposta al Governo in cui è prevista “la partecipazione di spettatori muniti di mascherine, a cui sia stata misurata la temperatura in ingresso, esclusivamente in posti a sedere assegnati personalmente, distanziati e nei limiti massimi del 25% della capienza dell’impianto“.
Una proposta che non è affatto piaciuta alla Regione Lazio il cui delegato ha abbandonato la Conferenza perché in disaccordo con questa ipotesi. «Ritengo sbagliato oggi anche solo ipotizzare la riapertura degli stadi fino al 25% della loro capienza creando, quindi, assembramenti che possono raggiungere il numero di migliaia di persone», ha detto il presidente Nicola Zingaretti che al momento ha firmato l’ordinanza con cui si consente la partecipazione del pubblico, entro il limite di 1.000 spettatori all’aperto, agli incontri di Roma-Juventus di domenica 27 settembre e Lazio-Inter di domenica 4 ottobre. La presenza di pubblico, fa sapere la Regione Lazio, sarà consentita solo presso i settori in grado di assicurare la permanenza delle persone presso la postazione seduta pre-assegnata per l’intera durata dell’evento. Gli organizzatori dovranno garantire il contingentamento ed il controllo degli ingressi e un’apposita segnaletica sui posti non utilizzabili. Sarà obbligatorio, inoltre, far rispettare un distanziamento minimo tra le sedute assegnate affinché tra uno spettatore e l’altro vi sia frontalmente e lateralmente, almeno un metro e assicurare la presenza di prodotti per l’igiene delle mani per gli spettatori e per il personale, in più punti dello stadio.
Polemiche a parte, in attesa che il Governo dica la sua, dopo aver consultato il Cts e acquisiti nuovi dati sulla curva epidemica, questo weekend di serie A vedrà l’affluenza massima di mille persone come stabilito dall’incontro della scorsa settimana organizzato dal ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia, con la presenza del ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, e quello della Salute, Roberto Speranza.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: AGI
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