
Il leader degli industriali ritorna sulla riforma degli ammortizzatori sociali e boccia i bonus a tempo
«Perché passare alla tassazione diretta mensile solo per gli autonomi? Facciamolo per tutti i lavoratori dipendenti, sollevando le imprese dall’onere ingrato di continuare a svolgere la funzione di sostituti d’imposta addetti alla raccolta del gettito erariale e di essere esposti alle connesse responsabilità». A proporlo è stato Carlo Bonomi, parlando all’assemblea degli industriali.
Il presidente di Confindustria sottolinea l?importanza di una riforma degli ammortizzatori sociali e boccia il reddito di cittadinanza. «Abbiamo inviato a metà luglio a Governo e sindacati una proposta dettagliata di riforma degli ammortizzatori sociali, cui finora non abbiamo visto seguito – ha ricordato Bonomi. – Il testo si ispira al varo di vere politiche attive del lavoro, smontando la parte di reddito di cittadinanza non destinata al contrasto della povertà, ma in teoria alle politiche per il lavoro che di fatto non funziona».
Bonomi boccia anche i bonus a tempo che secondo lui non funzionano. «In Italia abbiamo accumulato negli anni una lista molto numerosa di incentivi e bonus per il Sud, ciascuno di essi non ottiene i risultati indicati all’atto del varo – ha aggiunto. – E’ dunque sconsigliabile aggiungere altri bonus a tempo, ma bisogna inquadrare le risorse a questo scopo in pochi strumenti incisivi e nuovi, mirati ad aggredire i fattori che rappresentano il freno prevalente all’attrattività degli investimenti, le infrastrutture sia fisiche che digitali e la legalità».
Secondo le stime del Centro Studi di Confindustria anche la prima metà del 2021 risulterà in difficoltà per quanto riguarda l’occupazione. Nonostante un parziale rimbalzo a luglio, in Italia il calo tendenziale dell’occupazione resta infatti molto ampio, con quasi 600 mila persone occupate in meno rispetto all’anno precedente. Al calo degli occupati si associa un altro fenomeno che misura la sfiducia degli italiani sulle prospettive, ovvero un forte aumento degli inattivi.
Ed in merito ai contratti il leader degli industriali precisa: «Nessuno ha mai parlato di blocco della contrattazione. Mi sembra improprio essere considerati nemici dei contratti. Chiedon solo il rispetto delle regole».
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA
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