
I servizi di streaming arrivano a 6,8 milioni di iscritti. Regge anche la TV tradizionale
Uno studio del network mondiale Ernst & Young ha evidenziato come, nel periodo compreso tra gennaio e luglio 2020, in piena emergenza sanitaria e con diversi mesi di lockdown mondiale, i servizi di Tv on demand abbiano subito un incremento strepitoso: +700 mila iscritti per un totale di 6,8 milioni di utenti che hanno usufruito di un abbonamento a Netflix, Disney Plus, Infinity, Now Tv, Amazon Prime Video & Co.
I punti di forza delle piattaforme Vod Pay sono la customizzazione del servizio e la facilità d’uso. «Nei prossimi mesi ci aspettiamo una ripartenza di tutte le piattaforme sportive – spiega Andrea d’Acunto, Med Telco, Media & Technology Sector Leader di EY – che durante il lockdown hanno sofferto in termini di sospensioni e disdette degli abbonamenti».
In uno scenario sempre più dominato dal digitale, comunque, la televisione tradizionale non arretra. Favorita forse dal lockdown, e sicuramente dalle scelte manageriali che l’hanno avvicinata ai servizi di streaming, secondo i dati Auditel l’audience per i broadcaster classici è salita del 15,78% durante il giorno e dell’11,68% nel Prime Time. Ottimi i risultati di Raiplay e Mediaset Play, oltre che di Dplay per Discovery. «I broadcaster hanno conquistato un valore consistente nei consumi on demand dei pubblici – spiega Francesco Siliato, media analyst dello Studio Frasi – portandoli verso l’uso delle loro piattaforme internet». In tutto si arriva a 98 milioni di click per i contenuti Discovery nel semestre; 228 milioni per La7; 791 milioni per Rai; 2,15 miliardi per Mediaset e 3,4 miliardi per Sky.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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