
“Bisogna investire al Sud”. Entro ottobre una proposta sulle pensioni
«Credo che il Governo deve avere la responsabilità di ascoltare le opposizioni. Se si decide di intraprendere iniziative che ci porteranno ad indebitarci per i prossimi venti anni allora ci vuole una condivisione da parte di tutti. Allo stesso tempo chiedo alle opposizioni di non essere contro l’Europa». Così il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, torna a punzecchiare l’Esecutivo e chiede ancora una volta collaborazione. «Non voglio un Paese di commissari o di poteri speciali, ma voglio un Paese che funziona – ha aggiunto. – Non è possibile che in un Paese normale ci debba essere un commissario, una deroga, dei poteri speciali perché tutto il resto non funziona. In questo periodo si sente parlare di salario minimo per legge. Ebbene voglio dire che questa non è la strada giusta. A noi imprese -vengono date le responsabilità ma poi quando chiediamo di essere ascoltati il citofono non risponde».
Bonomi ricorda che Confindustria ha lanciato un piano Italia veloce ma lamenta che 130 opere sono bloccate ed annuncia per fine ottobre una proposta sulle pensioni. «L’anno prossimo scadrà quota 100, sto sentendo parlare di quota 101, vogliamo fare altri debiti sulle spaelle dei giovani? – ha attaccato il numero uno di Viale dell’Astronomia. – Vogliamo affrontare questo tema seriamente o vogliamo avere un Paese che si inchioda in un dibattito politico senza fine sulle pensioni? Non è pensabile che a dicembre vai in pensione a 62 anni e a gennaio a 67 anni. Quello che noi chiediamo è il metodo».
E basta con la concezione delle due Italie. «Oggi quando parliamo di politica industriale si pensa sempre a Nord contro Sud invece – ha concluso – noi abbiamo bisogno di far crescere il Sud non attraverso mille bonus. Bisogna investire in infrastrutture e risolvere il tema della legalità. Se non si risolve il tema della legalità non arriveranno gli investimenti al Sud».
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA
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