
Una percentuale più alta rispetto a Regno Unito e Francia
Secondo lo studio di Deloitte, una percentuale molto alta di italiani, che sfiora il 90%, è a proprio agio nell’utilizzare le tecnologie digitali, con il 59% dei pensionati che ha capito come sfruttare i nuovi strumenti in seguito all’emergenza sanitaria, il 34% degli italiani che ha scoperto le gioie dello shopping online e il 32% che è approdato sulle rive dell’eBanking e dei servizi finanziari digitali (leggi qui).
Si tratta di percentuali nettamente superiori a quelle che si trovano in altri Paesi europei come la Francia e il Regno Unito, in cui scende al 77% la parte di popolazione che dimostra di avere un buon rapporto con il settore tech.
L’innovazione è un processo che è attivo e in crescita da diverso tempo, ma la pandemia e il conseguente lockdown hanno dato una brusca accelerata. Oggi, l’innovazione è percepita come un supporto alla quotidianità: basti pensare allo smart working, alla didattica a distanza, ma anche a tutte le videochiamate private che sono state fatte in piena pandemia su piattaforme come Zoom (di cui abbiamo parlato qui). Gli italiani, secondo le ultime stime, sono tra i più digitali e aperti all’innovazione.
È innegabile tuttavia, secondo gli esperti di Deloitte, che ci sono ancora alcune grosse lacune infrastrutturali: «Non sempre l’innovazione riesce a soddisfare i bisogni reali e spesso non funziona se non vi è un’integrazione della dimensione fisica con quella digitale, una modalità ibrida evoluta – ha spiegato Andrea Poggi, Innovation leader Deloitte North South Europe – ad esempio, con riferimento ai comportamenti di acquisto, ben il 44% degli italiani preferisce un mix tra canale fisico e digitale, mentre solo il 28% degli italiani vuole una relazione solo digitale e solo il 18% una relazione personale in una location fisica».
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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