
Per raggiungere l’immunità di gregge almeno il 60% della popolazione dovrà aver fatto il vaccino
Il commissario per l’Emergenza Domenico Arcuri ha parlato in conferenza stampa delle misure necessarie per contenere i contagi durante le feste di Natale, e dell’arrivo del vaccino all’inizio dell’anno.
«A cavallo tra il secondo e il terzo trimestre del prossimo anno saremo potenzialmente in condizione di vaccinare la totalità della popolazione – ha spiegato Arcuri – l’Italia ha diritto al 13,46% delle dosi che saranno via via distribuiti dall’Europa».
Settembre 2021 dunque dovrebbe essere il mese entro cui rendere libero l’accesso al vaccino a tutti coloro che desiderino farlo. Per raggiungere l’immunità di gregge almeno il 60% della popolazione dovrà essere vaccinato: «noi auspichiamo che anche grazie a una campagna di comunicazione massiva si possano superare le remore che ci sono – ha detto Arcuri – rispetto alla ritrosia a sottoporsi al vaccino».
L’Agenzia Europea dei Medicinali, Ema, valuterà la documentazione di Pfizer e Moderna sui vaccini anti covid il 29 dicembre e poi il 12 gennaio: «questo dovrebbe consentire di avere 3,4 milioni di dosi per vaccinare 1,7 milioni di persone» ha spiegato Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità e membro del comitato tecnico scientifico.
Giuseppe Ippolito, il direttore scientifico dello Spallanzani di Roma, ha dato un’altra informazioni importante: chi ha avuto il covid non sarebbe costretto alla vaccinazione perché dovrebbe aver sviluppato anticorpi naturali. «Dovrà controllare il livello di questi anticorpi – ha spiegato – e quando questi dovessero scendere, si può riconsiderare una vaccinazione».
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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