
Chiude con un balzo del 112% a 144 dollari, più del doppio rispetto ai 68 dollari fissati prima dell’Ipo, assegnando così all’azienda una capitalizzazione che ha già raggiunto i 100 miliardi
Debutto record a Wall Street per Airbnb che ha chiuso la sua prima seduta con un balzo del 112% a 144 dollari, più del doppio rispetto ai 68 dollari fissati prima dell’Ipo (guarda qui), assegnando così all’azienda una capitalizzazione che ha già raggiunto i 100 miliardi.
Il colosso degli affitti brevi, fondato nel 2007, ha subito pesantemente gli effetti della pandemia da Covid-19, che ha messo un freno ai viaggi nazionali e internazionali. Le prenotazioni sulla piattaforma sono crollate fino al 75% durante il periodo più cupo della crisi pandemica, costringendo la società a operare un profondo taglio di costi e riducendo il personale del 25% lo scorso maggio. Poi, in estate, una lenta ma decisa ripresa degli affari con i primi spostamenti consentiti. Airbnb ha cominciato a puntare sugli affitti di appartamenti nelle zone rurali e di mare vicino le grandi città, puntando soprattutto sul fenomeno smart working che ha interessato molti lavoratori.
Secondo i dati aggiornati al 30 settembre, Airbnb ha più di 4 milioni di “host”, persone che mettono in affitto una loro proprietà, in tutto il mondo. L’86% di questi è al di fuori degli Stati Uniti, per un totale di 7,4 milioni di annunci. La società stima che il mercato potenziale per i suoi servizi sia di 3,4 trilioni di dollari, di cui 1,8 trilioni per i soggiorni a breve termine, 210 miliardi di dollari per i soggiorni a lungo termine e 1,4 trilioni di dollari per esperienze di viaggio.
Ad oggi Airbnb capitalizza già più di del colosso dei viaggi Booking (86 miliardi $) e surclassa come valore catene alberghiere come Marriott e Hilton, rispettivamente da 42 e da 29 miliardi di dollari.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: AGI
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