Secondo la Cgia di Mestre il provvedimento favorirà coloro che possiedono un’elevata capacità di spesa
Il cashback di Natale è una misura del Governo che anticipa il vero e proprio cashback in partenza da gennaio, un bonus studiato per incentivare l’uso dei pagamenti digitali e che prevede un rimborso fino al 10% delle spese effettuate tramite strumenti come carte di credito o debito e app.
Partito, dopo qualche difficoltà (come abbiamo visto qui), il giorno dell’Immacolata, il cashback ha creato una grossa aspettativa in operatori e consumatori. Secondo la Cgia di Mestre, però, le ombre sono più fitte di quanto sembri: combattere l’evasione con il cashback potrebbe regalare 4,7 miliardi ai ricchi.
«Nei prossimi due anni le risorse necessarie per finanziare il cashback ammonteranno a 4,7 miliardi di euro – ha spiegato il coordinatore dell’Ufficio studi della Cgia Paolo Zabeo – una spesa smisurata che tutti gli italiani saranno chiamati a pagare per incentivare l’utilizzo della moneta elettronica». Questo potrebbe favorire soprattutto coloro che possiedono una elevata capacità di spesa.
La Cgia traccia un identikit del consumatore medio in grado di usufruire del cashback: residente nelle grandi aree urbane del Nord Italia, con una condizione professionale e un livello di istruzione medio-alto. «È una misura a vantaggio dei ricchi ma pagata con i soldi di tutti – ha concluso Zabeo – un modo molto singolare di combattere l’evasione fiscale».
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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