
Nel terzo trimestre c’è stato un piccolo recupero grazie ai finanziamenti per l’acquisto di auto/moto e mobili/arredamento. Da gennaio a settembre 2020 crescono anche le erogazioni dei mutui immobiliari (+12,7%), trainati dalle surroghe
Il Covid-19 ha fatto crollare il credito al consumo in Italia con le erogazioni che si sono ridotte di circa un quarto (-24,8%) nei primi 9 mesi del 2020 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. A dirlo è l’Osservatorio Credito al Dettaglio di Assofin, Crif e Prometeia che ha evidenziato un parziale recupero nel terzo trimestre grazie ai finanziamenti per l’acquisto di auto/moto e mobili/arredamento. «I finanziamenti finalizzati destinati all’acquisto di auto e moto, sono cresciuti del 16,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, principalmente grazie all’evasione degli ordini dei mesi precedenti, alla spinta fornita dagli incentivi e dalla maggiore necessità di mobilità individuale e sostenibile – si legge nel rapporto. – Le erogazioni complessive del settore nei primi nove mesi hanno chiuso, tuttavia, in negativo, con un calo del 18,3%. Nel terzo trimestre è stata trainante anche la buona performance dei finanziamenti per mobili/arredamento (+14,4%), grazie alle riaperture dei punti vendita nonché alla crescente esigenza di rendere la casa più efficiente e confortevole».
Nei primi 9 mesi dell’anno sono inoltre cresciute le erogazioni complessive di mutui immobiliari del 12,7%. «A trainare il comparto – si legge ancora – sono state le surroghe, che hanno registrato un vero e proprio boom grazie a tassi di riferimento ancora estremamente vantaggiosi, che hanno indotto le famiglie in cerca di soluzioni più sostenibili a surrogare anche mutui di recente stipula. Nel corso del terzo trimestre, tuttavia, si è assistito ad una ripresa anche dei mutui d’acquisto, che, dopo il brusco arresto prodotto dal lockdown nei primi due trimestri dell’anno, hanno messo a segno una crescita del 6,9%».
Dopo le difficoltà del 2020, le erogazioni di credito al consumo saranno sostenute dalle prospettive di ripresa dei consumi, in particolare nella componente dei beni durevoli. Secondo Assofin, Crif e Prometeia il rimbalzo del 2021 sarà tuttavia condizionato dal permanere di incertezza legata all’efficacia delle azioni di contrasto del virus e alla distribuzione dei vaccini, che si tradurrà ancora in un atteggiamento cauto da parte dei consumatori e solo in un parziale riassorbimento del calo della propensione al consumo registrato nel 2020. Nel 2022, invece, il credito al consumo tornerà a crescere veramente.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA
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