
Il 95% delle dosi sono state distribuite in appena 10 Paesi. L’Ungheria annuncia l’acquisto del vaccino cinese
E’ di 972.099 il totale delle vaccinazioni anti-Covid somministrate finora in Italia, pari al 69% delle dosi distribuite. Lo riporta il sito web della Presidenza del Consiglio dei ministri.
La Regione con il rapporto più alto tra somministrazioni e vaccini consegnati è la Campania (92,4%), quella con il più basso è la Calabria (39,4%).
In totale sono stati vaccinati 734.969 operatori sanitari e sociosanitari, 155.865 tra personale non sanitario e 81.265 ospiti di strutture residenziali assistite.
Cominceranno da domenica 17 o da lunedì 18 gennaio, in diverse Regioni, le somministrazioni della dose di richiamo delle vaccinazioni effettuate il 27 dicembre, il V-Day italiano.
Il 95% delle dosi totali sono state distribuite in appena 10 Paesi. Oltre all’Italia le campagne si sono concentrate in Usa, Cina, Regno Unito, Israele, Emirati arabi uniti, Russia, Germania, Spagna e Canada. Lo ha fatto sapere l’Organizzazione mondiale della sanità che ha anche chiesto a tutti i Governi di mostrare maggiore solidarietà. «Da un punto di vista collettivo, semplicemente non possiamo permetterci di lasciare alcun Paese indietro, nessuna comunità – ha avvertito il direttore europeo dell’Oms, Hans Kluge. – Tutti i Paesi in grado di contribuire, dare e sostenere un accesso equo e la diffusione dei vaccini lo facciano».
Dal canto suo il Governo ungherese ha annunciato di aver raggiunto un accordo con la cinese Sinopharm per acquistare il suo vaccino contro il coronavirus, secondo quanto riferisce il giornale The Guardian. Se sarà approvato dalle autorità, l’Ungheria sarà il primo Paese dell’Ue ad utilizzare un vaccino cinese.
di: Maria Lucia PANUCCI
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