I pensionati sono i cittadini che hanno subito meno tagli al reddito nel 2020: -3,7%
L’Italia è un Paese che continua ad appoggiarsi moltissimo agli anziani, perché la pensione è un vero e proprio perno nel mezzo della crisi dovuta alla pandemia. Secondo uno studio condotto da Confcommercio 50&Più e dall’Istituto di ricerche di mercato Format Research, L’emergenza Covid-19, primi sintomi di impatto sociale e prospettive nel nuovo periodo, i pensionati hanno subito una riduzione del reddito del 3,7%, una percentuale molto più bassa rispetto a quella del 30,7% dei lavoratori che hanno sperimentato una riduzione dell’orario lavorativo e quindi del reddito percepito.
Il 50,8% dei pensionati presi a campione per l’indagine ha dichiarato di aver supportato economicamente la propria famiglia in questi mesi, con un 15,3% in particolare che ha dichiarato di aver ceduto una parte della pensione per sostenere i familiari più giovani in difficoltà: «la silver economy ha un effetto importante sull’economia italiana e in periodi di profonda crisi costituisce un importante supporto per molte famiglie – ha spiegato il segretario generale dell’associazione 50&Più Gabriele Sampaolo – sono i nonni e gli over 60 che sempre più spesso compensano le difficoltà economiche dei singoli nuclei, aiutando figli e nipoti».
Tuttavia, secondo il rapporto presentato lo scorso giugno dall’Osservatorio Censis-Tendercapital sulla silver economy, c’è anche un aspetto problematico delle relazioni tra generazioni: durante la crisi infatti gli anziani si sono confermati parte attiva della società e invece i giovani sono andati sempre più in difficoltà. Durante il primo lockdown il 90,7% degli anziani ha continuato a percepire gli stessi redditi, contro il 44,5% dei millennial e il 45% degli adulti, con la nascita di una nuova forma di rancore sociale.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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