
La televisione di Stato fronteggia un calo delle entrate pubblicitarie e dei canoni speciali pagati da hotel, ristoranti, negozi
Nel 2021 tagli record per la Rai che dovrà assicurare risparmi per 67 milioni di euro. E saranno soprattutto i suoi dipendenti a pagare lo scotto più alto. Straordinari e maggiorazioni in busta paga comporteranno minori uscite per 28 milioni di euro entro settembre e per 32 milioni entro dicembre. E se lo smart working dovesse prolungarsi fino a dopo l’estate, la televisione pubblica ridurrà anche l’affitto di immobili con economie per altri due milioni di euro nell’anno.
Viale Mazzini punta anche a tagliare i “costi esterni di staff”. Una rivisitazione dei programmi dovrà ridurre le spese per 15 milioni. Economie anche sui diritti di trasmissione del Giro d’Italia, scaduti a dicembre scorso. L’obiettivo in questo caso è di arrivare a minori uscite per 6 milioni di euro nel bilancio aziendale per il 2021.
Alla fine di questo percorso di austerity, tra i tagli realizzati nel 2020 e quelli in arrivo nel 2021, la Rai avrà ottenuto un beneficio complessivo di 178 milioni di euro.
Il motivo di questo ridimensionamento in chiave economy è sempre legato al Covid ed in particolare ad un calo delle entrate pubblicitarie e dei canoni speciali pagati da hotel, ristoranti e negozi chiusi per la pandemia. Per non parlare poi del successo delle piattaforme di streaming a pagamento come Netflix che, proprio nell’anno del Covid, ha registrato un boom di abbonati (leggi qui).
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA
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