
La Lombardia migliora, peggiora la Sardegna: ira di commercianti e governatori
Entrano in vigore oggi le nuove ordinanze del ministro della Salute Roberto Speranza firmate nella giornata di ieri (ne abbiamo parlato qui). Dopo una settimana trascorsa in zona rossa per alcuni dati errati, torna in arancione la Lombardia, decisione presa sulla base di una rettifica per la quale la responsabilità viene rimbalzata tra Governo e Regione, con Attilio Fontana che ribadisce che il Pirellone non avrebbe «mai sbagliato a dare i dati» e Speranza che ribatte che proprio dal palazzo della Regione è arrivata invece la rettifica. Nei prossimi giorni andrà avanti il ricorso presentato contro la zona rossa al Tar del Lazio, e verranno impugnate l’ultima ordinanza di Speranza e i verbali del Cts e della cabina di regia in cui si parla di rettifica.
Da oggi, le Regioni in arancione sono 14: Calabria, Emilia Romagna, Veneto, Abruzzo, Fvg, Lazio, Liguria, Marche, Piemonte, Puglia, Umbria e Valle d’Aosta, oltre le già citate Sardegna e Lombardia.
Anche la Sardegna ha contestato la decisione del Governo, perché prima si trovava in zona gialla: il presidente Christian Solinas chiede una rettifica altrimenti «verranno tutelate le ragioni della Sardegna in altre sedi».
Nel frattempo dopo settimane di didattica a distanza scoppiano in tutta Italia le rivolte tra gli studenti, proteste e occupazioni, con i ragazzi che chiedono di poter far ritorno nelle classi con l’appoggio di genitori e docenti. Le medie torneranno a scuola lunedì mentre le superiori hanno bisogno di ancora qualche giorno per organizzarsi per la ripresa al 50%.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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