I cali maggiori si registrano in Germania e Francia
A febbraio, per il quarto mese consecutivo, l’attività economica segna una flessione accentuata dall’ennesima contrazione del settore terziario, le cui aziende continuano ad accusare gli effetti delle restrizioni collegate al virus. Il calo dei servizi è stato tuttavia controbilanciato dall’accelerazione della crescita del manifatturiero. E’ quanto scrivono gli esperti di Ihs Markit presentando i risultati del Pmi manifattura e di quello servizi della zona euro.
Nel dettaglio, la lettura flash di febbraio del Pmi manifatturiero è migliorata, attestandosi a 57,7 contro i 54,8 a gennaio, il valore più alto in 36 mesi. Di contro, l’indice Pmi servizi è scivolato a 44,7 rispetto ai 45,4 registrati a gennaio (si tratta del valore più basso in tre mesi).
«Le attuali misure restrittive hanno inferto a febbraio un’ulteriore ferita al settore dei servizi dell’eurozona,
aumentando la possibilità di un nuovo crollo del PIL nel primo trimestre. Detto ciò, l’impatto è stato alleviato dalla forte crescita manifatturiera, indicando una contrazione economica di gran lunga più leggera di quella riportata nella prima metà dell’anno scorso. Grazie ad un’altra impressionante prestazione del settore manifatturiero tedesco e ai segnali di rafforzamento della produzione nel resto della regione, la crescita industriale è stata la maggiore osservata negli ultimi tre anni – ha detto Chris Williamson, chief business economist presso IHS Markit. – Gli sviluppi sul vaccino hanno allo stesso tempo stimolato la crescita dell’ottimismo». Secondo l’economista continua a destare preoccupazione l’intensificarsi della carenza di fornitura che ha fatto innalzare il prezzo delle materie prime. Allo stato attuale, la debole domanda, in particolare quella per i servizi, sta limitando la pressione sui prezzi, ma sembra probabile che l’inflazione tornerà ad alzarsi nei prossimi mesi.
In particolare i cali più forti del settore terziario si registrano in Germania e Francia dove a febbraio l’indice Pmi servizi si è attestato a 43,6 punti, in calo dai 47,3 punti di gennaio e sotto le attese degli analisti ferme a 47 punti. Si ricorda che un valore del Pmi superiore ai 50 punti indica un’economia in espansione mentre un valore inferiore rappresenta una fase di contrazione. Migliora invece l’indice Pmi manifatturiero che a febbraio sale da 51,6 a 55 punti, sopra le aspettative pari a 51,4 punti.
di: Maria Lucia PANUCCI
Ti potrebbe interessare anche: