
Le best practices dei big del web per contrastare la diffusione delle bufale
In Australia i grandi della tecnologia, da Facebook a Google, hanno rilasciato un codice industriale di best practices per contrastare la diffusione di fake news sul web. Per affrontare la grande piaga del nostro tempo della disinformazione il Digital Industry Group ha sviluppato e messo in atto nuove misure come la segnalazione dei contenuti falsi e la priorità delle fonti di notizie. Tra gli interessati ci sono, oltre i già citati, anche Twitter, Microsoft, TikTok e Redbubble.
Queste aziende hanno anche accettato di sospendere o disattivare gli account falsi e sospetti. Inoltre le nuove direttive non lasciano fuori nessuno, nemmeno coloro che attivano sponsorizzazioni. È un impegno fondamentale da parte dei grandi di internet perché hanno un ruolo sempre più importante nella diffusione di informazioni che si rivelano essere bufale.
Il motivo per cui il codice è approdato in primis in Australia è da ricercarsi nello scontro che c’è stato recentemente tra Facebook e il Governo del Paese, con la proposta di un disegno di legge per costringere i colossi del web a pagare gli editori per le news e la successiva decisione di Facebook di bloccare la condivisione di link e notizie agli utenti australiani.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA/MASSIMO PERCOSSI
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