Il carico fiscale è ridotto per le case vuote, disabitate, dismesse oppure concesse in comodato a parenti o in locazione con canoni calmierati
Se per la prima casa un proprietario ha diritto ad alcune agevolazioni che rendono meno pesante il carico fiscale, non vale lo stesso per chi ha una seconda casa. In questo caso il contribuente è soggetto al pagamento dell’Imu e della Tari. Ci sono però delle condizioni particolari per cui è possibile ottenere delle agevolazioni o delle esenzioni: nello specifico per case vuote, disabitate, dismesse, concesse in comodato d’uso a parenti oppure in locazione con canoni calmierati.
Ai fini Imu, è possibile avere una riduzione al 50% per i fabbricati inagibili o inabitali e di fatto non utilizzati. Bisogna presentare dichiarazione Imu al Comune con documentazione idonea firmata dall’ufficio tecnico comunale in modo da accertare lo stato dell’abitazione. La perizia è a carico del proprietario. Oppure è possibile presentare la dichiarazione Imu con una dichiarazione sostitutiva in cui si dichiara di essere in possesso della perizia.
Hanno diritto all’imposta agevolata o all’esenzione anche le abitazioni concesse in comodato gratuito con contratto registrato a figli o genitori. In questo caso la riduzione è del 50% della base imponibile, ma solo se il comodante ha una sola abitazione.
L’Imu è ridotta anche per i fabbricati storici e artistici che sono disciplinati dall’articolo 10 del decreto legislativo 42 del 2004. Bisogna presentare dichiarazione Imu a prescindere dall’utilizzo della stessa.
A partire dal 2021 le persone che non risiedono in Italia ma che hanno la pensione nello Stato di residenza possono beneficiare del dimezzamento dell’Imu e della riduzione della Tari per una sola abitazione non locata e non concessa in comodato.
Sono esenti da Imu anche le case familiari assegnate dal giudice al genitore affidatario dei figli, per tutelare il diritto all’abitazione. Infine, in caso di sottoscrizione di contratti di locazione con canone concordato l’Imu è ridotta al 75%.
Per quanto riguarda la tassa sui rifiuti, sono esenti le abitazioni che non producono rifiuti, pertanto inagibili, inabitabili e non utilizzate, ma a patto che sia previsto anche dal regolamento comunale ove sorgono.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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