
I mercati in tensione per l’alert bolla azionaria arrivato dalla Cina
La Borsa di Milano ha chiuso una giornata non troppo positiva con un -0,78% influenzato principalmente dalla generale tensione per l’alert sulla bolla azionaria lanciato dalla Commissione per il Regolamento delle banche e assicurazioni della Cina, che è la principale autorità finanziaria del Paese. Il Ftse Mib ha chiuso a 23.083 punti, più basso rispetto agli altri indici europei: Dax +0,22%, Cac +0,33% e Ftse 100 +0,69%. Lo spread Btp/Bund è cresciuto di altre due unità, portandosi a 102,7 punti base.
Male Enel, che va a -1,82%. Scendono anche Terna, -2,13%, Snam, -1,35% e Hera, -1,6%. La giornata è stata negativa anche per Saipem che ha chiuso a -2,64% e per ENI, che va a -0,72%. Atlantia debole scende a 15,52 euro ma c’è incertezza per le trattative con Cdp per l’acquisto di Aspi.
Le migliori di giornata invece Interpump, con +1,19%, e Stellantis con +0,45%, nonostante i dati usciti nella giornata di ieri non positivi per il mercato dell’auto (ne abbiamo parlato qui). Attesi per domani i risultati finanziari del gruppo, nato dalla fusione tra FCA e PSA.
Wall street vira in negativo, e questo condiziona i listini europei. In rialzo l’oro a +0,20%. Bene anche il petrolio, i guadagni si consolidano in attesa dell’Opec, con Brent e Wti rispettivamente a 64 e 61 dollari al barile. Si riprende l’euro che si rafforza nello scambio con il dollaro.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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