Gentiloni: “No alla rimozione prematura degli stimoli”
«La Commissione europea è orientata a confermare anche sul prossimo anno la clausola di sospensione generale del Patto di stabilità e di crescita e di procedere, invece, alla riattivazione del Patto dal 2023». Lo riferisce lo stesso esecutivo comunitario secondo cui il quadro generale è ancora troppo incerto e la recrudescenza del virus, in scia al dilagare delle varianti e alla campagna vaccinale che procede piuttosto a rilento, ha fiaccato le già scarse speranze di una ripresa dell’economia in tempi rapidi.
Secondo Bruxelles però la decisione finale andrà presa sulla base di una valutazione complessiva dello stato dell’economia, basata “su criteri quantitativi“. E il “criterio chiave” sarà il ritorno del Pil ai livelli pre-crisi pandemica. «Conseguentemente, le attuale indicazioni preliminari suggeriscono di continuare ad applicare la General escape clause nel 2022 e di disattivarla dal 2023 – si legge in una nota dell’Ue. – La decisione formale sulla raccomandazione sarà presa alla Commissione europea sulla base delle previsioni economiche di primavera, che arriveranno nella prima metà di maggio. E anche una volta riattivato il Patto, nel caso in cui un Paese non abbia pienamente riguadagnato il livello di attività economica precrisi verranno pienamente utilizzate tutte le flessibilità del Patto, in particolare sulle proposte di politiche di Bilancio».
La Commissione inoltre sconsiglia un ritiro prematuro dei supporti all’economia ed anzi nelle sue linee guida raccomanda di mantenere gli aiuti sia questo sia l’anno prossimo.
Messaggi ribaditi anche dal Commissario Ue all’Economia Paolo Gentiloni. «Le politiche di bilancio di sostegno alle economie colpite dalla pandemia del Covid-19 dovranno continuare negli Stati membri dell’Ue anche nel 2022 – ha ribadito. – La nostra decisione lo scorso marzo di attivare la clausola generale di salvaguardia è stata un riconoscimento della gravità della crisi in corso. E’ stata anche un’affermazione della nostra determinazione a prendere tutte le misure necessarie per affrontare la pandemia e sostenere l’occupazione e le aziende. Un anno dopo la battaglia contro Covid-19 non è ancora vinta e dobbiamo assicurarci che non si ripetano gli errori di un decennio fa, con il ritiro prematuro delle politiche di sostegno. Per il 2022, è chiaro che le politiche di bilancio di sostegno saranno ancora necessarie: meglio sbagliare facendo troppo che facendo troppo poco».
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA
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