
Dagli aiuti all’economia ai pacchetti per le famiglie, il Governo Draghi al lavoro per impiegare i 32 miliardi di extradeficit
Il Governo è al lavoro in queste ore per ultimare il decreto sostegno, che va a sostituire il precedente decreto ristori, tramite il quale verranno impiegati i 32 miliardi di extradeficit approvati lo scorso anno dal Parlamento per sostenere l’economia e le famiglie italiane messe a dura prova dalla pandemia.
I temi fondamentali alla base del decreto sostegno sono le imprese, gli ammortizzatori e la cassa integrazione, oltre agli enti territoriali in difficoltà e, naturalmente, i vaccini. Ogni ministero in queste ore sta tirando acqua al proprio mulino per dare priorità a quelle che sono le emergenze più prossime: per il ministero dello Sviluppo Economico si tratta delle partite Iva, con misure ad hoc per i lavoratori professionisti. Per il ministero del Lavoro la priorità sono invece i pacchetti congedo e il rinnovo degli aiuti per le famiglie con i figli a casa da scuola: dal bonus baby sitter ai congedi parentali straordinari retribuiti al 50%. «Nel decreto sostegno abbiamo previsto risorse per 200 milioni di euro per supporto alle famiglie sul tema dei congedi parentali – ha annunciato la ministra per gli Affari Regionali Mariastella Gelmini in conferenza stampa a Palazzo Chigi – nel decreto sostegno che il governo varerà in una settimana o dieci giorni ci saranno risorse per i congedi retroattive, da gennaio in avanti, e anche risorse per la didattica a distanza. Le risorse ci sono: il problema è spenderle». Per il ministero del Turismo è fondamentale parlare delle attività economiche che più di tutte hanno subito perdite e che hanno costi fissi sempre molto alti.
Inoltre resta da definire il pacchetto fiscale: è stato approvato un ulteriore rinvio per le date della rottamazione e del saldo e stralcio, misure che interessano 1,2 milioni di contribuenti e valgono circa un miliardo. La ripresa della riscossione è uno spettro che aleggia sui tavoli ministeriali: si parla di una nuova pulizia del magazzino, concentrata sulle vecchie cartelle fino a cinque mila euro.
Al vaglio anche l’idea di spacchettare gli interventi in due diversi provvedimenti, uno con i sostegni e uno con un decreto cartelle in modo da avere testi più omogenei.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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