
In Giappone si va verso l’estensione dello stato di emergenza a Tokyo. In Cambogia è stato vaccinato il primo ministro. In Brasile è record di vittime
Il lockdown in Germania è stato prolungato fino al 28 marzo ma in forma un po’ più leggera. Da lunedì infatti riaprono alcune attività non essenziali ma con un “freno di emergenza” per evitare un’impennata dei contagi. Lo ha annunciato la cancelliera Angela Merkel in conferenza stampa dopo l’incontro con i capi di governo dei 16 Stati federali. L’accordo prevede la riapertura di negozi e attività non essenziali a partire da lunedì prossimo, dopo quasi tre mesi di lockdown, e consente incontri privati di due nuclei familiari fino a cinque persone. I negozi potranno riaprire con dati stabili e discendenti sotto i 50 nuovi contagi su 7 giorni (per 100 mila abitanti), mentre si tornerà a misure più strette con 100 nuovi casi in tre giorni consecutivi. «Siamo alle soglie di una nuova fase della pandemia, che possiamo affrontare non con noncuranza ma ancora con una speranza giustificata – ha detto Merkel ai giornalisti. – Le prime aperture riguardano le scuole e i parrucchieri e sono già avvenute a marzo. Poi sarà la volta di librerie, mercati di fiori e di giardinaggio. Nelle fasi successive riaprono le terrazze dei ristoranti, i musei e gli stabilimenti sportivi, con attività all’aperto. L’ultimo step prevede la possibilità di fare sport anche al chiuso e poter tenere eventi oltre le 50 persone. Le altre restrizioni dureranno fino al 28 marzo».
Si rafforzano le ipotesi di un’estensione dello stato di emergenza di altre due settimane a Tokyo e in tre prefetture confinanti, oltre la scadenza del 7 marzo. Lo confermano diverse fonti dell’esecutivo ai media nipponici, spiegando che i governatori di Chiba, Kanagawa e Saitama, oltre alla governatrice della capitale, Yuriko Koike, sono concordi nel ritenere che la discesa delle infezioni di Coronavirus ha subito uno stallo negli ultimi giorni e una riapertura potrebbe creare una nuova ascesa dei contagi. Lo scorso 28 febbraio il Governo ha anticipato di una settimana la fine dell’emergenza in altre 6 prefetture, tra cui Kyoto, Osaka e Fukuoka, ma secondo le fonti, i governatori dell’area metropolitana di Tokyo hanno espresso pessimismo per una decisione analoga a tali condizioni. In base alle indicazioni dello stato di emergenza, che non equivale al lockdown sullo stile europeo, le autorità nipponiche esortano i cittadini a ridurre le uscite solo per i servizi essenziali e le prefetture chiedono ai ristoranti, bar e karaoke lo stop alla vendita di alcolici dalle 19, anticipando la chiusura delle attività alle 20. Lo stato di emergenza a Tokyo è entrato in vigore il 7 gennaio, per poi essere esteso di un altro mese il 7 febbraio. Da inizio pandemia la città ha registrato 112.345 casi di Covid, con 1.419 morti accertate.
Il primo ministro della Cambogia, Hun Sen, è stato vaccinato contro il Covid. Il Paese rientra in un piano di vaccinazione dell’Oms e ha ricevuto martedì 324 mila vaccini di AstraZeneca da parte dell’India.
Continua a correre la pandemia in Brasile. Nelle ultime 24 ore le vittime sono state 1.840 a fronte di 74.376 nuovi contagi. Si tratta della cifra più alta di vittime in un giorno dall’inizio della pandemia. Il bilancio totale sale a oltre 259 mila morti e più di 10,7 milioni di casi accertati. Da 42 giorni consecutivi la media delle vittime giornaliere in Brasile si mantiene oltre quota mille.
di: Maria Lucia PANUCCI
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