Crescono le auto ad alimentazione alternativa che segnano a febbraio un +82% a discapito delle macchine a benzina e diesel che perdono il 37,5% e il 35,7%
I veicoli a basse emissioni superano, in Italia, quelli a benzina. Secondo quanto riportato dall’Anfia, l’Associazione italiana della filiera automobilistica a febbraio si è confermato il calo delle alimentazioni tradizionali, contemporaneamente alla corsa del mercato delle auto elettriche.
Calano del 37,5% le auto nuove alimentate a diesel rispetto a febbraio 2020, con una quota di mercato del 24,6%, mentre nei primi due mesi dell’anno registrano un calo tendenziale del 34%, con una quota del 25,6%. Diminuiscono del 35,7% anche le auto a benzina, con un quota di mercato del 33% di quota, e del 34,5% nel bimestre raggiungendo la quota del 34,6%.
Nel frattempo le immatricolazioni delle vetture ad alimentazione alternativa crescono a febbraio dell’82%, con una quota del 42,3%, e del 71% nel cumulato gennaio-febbraio, con una quota del 39,9%. Parallelamente calano sensibilmente le autovetture alimentate a gas (-15% a febbraio e -18% nel bimestre) e crescono le elettrificate (ibride non ricaricabili +146% nel mese e +138% nel cumulato, ed elettriche e PHEV +124% nel mese e +108% nel cumulato).
Ibride ed elettriche insieme, quindi, con una quota di penetrazione del 34,8% a febbraio, superano la quota delle auto a benzina (33%), mentre ibride mild e full,che rappresentano il 28,9% del mercato, superano la quota di penetrazione delle vetture diesel (24,6%). Le ricaricabili (BEV e PHEV), infine, si attestano al 5,9% di quota nel mese.
Riguardo alle immatricolazioni in ambito europeo, il mese di febbraio segna un -20,3% secondo i dati Acea, mentre l’Italia contiene i cali a -12,3%, soprattutto grazie agli incentivi. Il gruppo Stellantis, nato dalla fusione tra FCA e PSA, ha immatricolato a febbraio in Unione Europea più Paesi Efta e Regno Unito 198.883 auto, il 22,4% in meno dello stesso mese del 2020. A livello di quota di mercato si attesta al 22,3%, dietro solo a Volkswagen che è al 25,5% e anch’essa ha sofferto a febbraio con -19% delle immatricolazioni.
di: Alessia MALCAUS
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