
In totale verranno stralciate 16 milioni di cartelle per il periodo 2000-2010. Escluse le cartelle fino al 2015 e i debitori con un reddito maggiore di 30 mila euro nell’anno 2019
Ora è ufficiale: con la pubblicazione in Gazzetta entra in vigore il dl Sostegni e con esso il condono fiscale con stralcio delle tasse. Si rimane comunque in attesa del decreto attuativo per conoscere tutti i dettagli.
La misura prevede lo stralcio di un totale di 16 milioni di cartelle esattoriali. In particolare rientrano le imposte non pagate, gli interessi e le sanzioni, relative al periodo dal 2000 al 2010. A differenza delle anticipazioni, infatti, il decreto non vedrà lo stralcio di un totale di 61 milioni di atti e fascicoli fino al 2015. Con l’anticipo del termine di cinque anni, il governo ha escluso ben il 75% delle cartelle previste dalla bozza.
I limiti non riguardano solo il carattere temporale, ci sarebbero anche i limiti di reddito per aderire alla sanatoria. Per i contribuenti morosi, infatti, è stata fissata una soglia di reddito di 30 mila euro per l’anno fiscale 2019. Stando ai primi calcoli, questo limite escluderà solo il 17% dei potenziali interessati.
Ad essere stralciati saranno anche i debiti superiori a 5 mila euro, se divisi in più ruoli. Non rientreranno, invece, multe e sanzioni per condanne penali, danni erariali e recuperi di aiuti di Stato.
In attesa del decreto di attuazione, i debitori potranno approfittare dello stop alla riscossione prorogato fino al prossimo 30 aprile (ne abbiamo parlato qui).
Nel frattempo il tema della pace fiscale potrebbe creare spaccature all’interno della stessa maggioranza. Mentre il Partito democratico, infatti, difende l’impianto attuale, Lega e Forza Italia chiedono un condono più inclusivo. Da non escludersi quindi ulteriori modifiche dopo la discussione in Parlamento.
di: Alessia MALCAUS
FOTO: ANSA/GIUSEPPE LAMI
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