
Astrazeneca ha abbassato il tasso di efficacia del siero da 79% al 76% dopo aver presentato i dati agli Usa. Focus sui discorsi della presidente Bce, Christine Lagarde, e del governatore della Bank of England, Andrew Bailey
Partono al ribasso le Borse europee, con il focus degli investitori che sarà rivolto in prima battuta alla crescita dei casi di Covid-19, e poi al meeting tra i leader del blocco Ue per discutere la possibilità di un blocco all’esportazione dei sieri. Nei primi minuti di contrattazioni il Dax segna -0,32%, -0,62% il Cac40 e -0,40% il Ftse100.
Anche Piazza Affari è poco mossa con l’indice Ftse Mib che si muove intorno alla parità segnando un debole -0,5% in area 24.195 punti. Tra i titoli del paniere principale, le vendite si concentrano sul settore oil, in scia alla flessione del prezzo del petrolio, dopo la fiammata di ieri. E così Tenaris scivola sul fondo del listino con un -1,6% seguita da Saipem, in ribasso dell’1%. Male anche Nexi che segna un -1,4% riprendendo fiato dopo lo sprint della vigilia che lo ha visto salire del 2,6%. In controtendenza Hera che guida il comparto utility mostrando un rialzo di due punti percentuali. Bene anche Telecom Italia che sale dell’1,6% sul dossier rete unica.
AstraZeenca, intanto, dopo aver sottoposto i dati sulla qualità del vaccino ai regolatori statunitensi ha abbassato il tasso di efficacia del siero da 79% al 76%. La mossa ha fatto seguito alle critiche di un comitato indipendente sul fatto che i precedenti numeri fossero frutto di dati troppo vecchi.
A livello di politica economica gli investitori attenderanno poi i discorsi della presidente Bce, Christine Lagarde, e del governatore della Bank of England, Andrew Bailey, che daranno indicazioni importanti sullo stato delle rispettive riprese economiche e sulla situazione dei tassi di interesse e dell’inflazione.
In questo contesto si muovono contrastate le piazze asiatiche, con il Nikkei che guadagna il +1,14% e Shanghai e Hong Kong che perdono rispettivamente il -0,20% e -0,16% trainati dalla caduta dei titoli tech, che segue le perdite sul Nasdaq di ieri (-2,01%). In rosso, seppur più moderato, anche gli altri listini di Wall Street: l’S&P 500 ha chiuso le contrattazioni a -0,55%, mentre il Dow Jones ha terminato piatto a -0,01%. Per oggi i futures indicano una partenza al rialzo.
Il petrolio è di nuovo in sofferenza nei due indici di riferimento: il Wti in particolare perde il -2,08% a 59,91 dollari al barile, mentre il Brent lascia per strada il -1,80% a 63,25 dollari. Oro piatto a 1.730 dollari l’oncia, a differenza del bitcoin, che perde il -3,59% e scambia appena al di sotto dei 53.000 dollari. Euro in moderato recupero (+0,04%) nei confronti della divisa americana, a un cambio di 1,1816. Piatta la sterlina britannica, che cambia col biglietto verde a 1,3682.
Sul fronte macro europeo è attesa la comunicazione relativa alla massa monetaria aggregata M3 destagionalizzata a febbraio, con il consenso che indica una crescita annua del +12,5%. Dall’altra parte dell’Atlantico verranno invece rilasciate informazioni sul pil del quarto trimestre 2020, con gli economisti che pronosticano una crescita anno su anno del +4,1%, e sulle richieste settimanali di sussidi alla disoccupazione (previste 730 mila unità).
di: Maria Lucia PANUCCI
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