
Molti armatori dirottano le loro navi verso Buona Speranza. Osama Rabie: “Lavoreremo 24 ore su 24 per aiutare le navi bloccate”
Canale di Suez, mentre procedono i lavori di rimozione della Ever Given (dai un’occhiata qui), anche l’Egitto comincia a fare i conti sulle perdite. Secondo la stima fatta da Bloomberg nei giorni scorsi, il blocco del Canale ha causato perdite per 9,6 miliardi al giorno. Ora per l’Egitto ogni ventiquattr’ore di interruzione corrispondono a circa 13-14 milioni di euro. A riferirlo è Osama Rabie, il presidente dell’Autorità che gestisce il Canale.
A causa dell’incaglio della portacontainer Ever Given avvenuto lo scorso martedì, molti armatori hanno dovuto convogliare una parte delle loro navi verso il capo di Buona Speranza per non accumulare troppi ritardi. L’Egitto ora teme che molti clienti decidano di utilizzare questa alternativa in maniera definitiva. «Non vogliamo che accada» – ha riferito Osama Rabie sabato in conferenza stampa – «per cui, non appena avremo liberato il Canale, lavoreremo 24 ore su 24 per aiutare le navi rimaste bloccate». Navi che nel frattempo hanno superato quota 360.
Ancora presto per parlare dei risarcimenti e delle multe che potrebbero riguardare l’armatore giapponese della Ever Given. Le Autorità di Suez rendono comunque noto che tutto avverrà in conformità alle leggi e come conseguenza delle indagini in corso. La copertura della nave cargo, assicurata per 3,1 miliardi di dollari, come riportato dal Wall Street Journal, potrebbe non rivelarsi sufficiente a coprire le richieste che dagli armatori delle 200 imbarcazioni rimaste ferme e dai proprietari dei rispettivi carichi.
Attualmente, infatti, la stima del valore delle merci bloccate nel Canale di Suez è di 8,12 miliardi di euro, come riportato dalla rivista specializzata Lloyds’ List. Dopo sei giorni di stasi si fanno sentire anche le prime conseguenze delle mancate forniture: ad esempio il governo siriano ha annunciato oggi un razionamento del carburante legato al mancato arrivo di un carico di petrolio. Attraverso il Canale di Suez, la rotta marittima più breve tra l’Europa e l’Asia, passano il 25% delle navi cargo e il 10% delle merci che attraversano i mari del mondo.
di: Alessia MALCAUS
FOTO: EPA/SUEZ CANAL AUTHORITY
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