
Coinvolti 360 mila ristoranti, bar, pizzerie ed agriturismi costretti alla chiusura in tutta Italia nel lungo weekend festivo. Molto colpiti i 24 mila agriturismi italiani
Continua ad essere allarmante il bilancio del settore food in Italia che non riesce ad uscire dal buco nero in cui si è infilato a causa della pandemia e delle conseguenti misure restrittive imposte a livello governativo per fermare i contagi. Manca ormai pochissimo a Pasqua e chi ha una attività nelle zone rosse non potrà beneficiare dell’indotto economico che normalmente queste feste portano con sé.
Ebbene, il lungo weekend pasquale in zona rossa costerà 1,7 miliardi ai 360 mila ristoranti, bar, pizzerie ed agriturismi costretti a tenere le saracinesche abbassate in tutta Italia. A lanciare l’allarme è la Coldiretti che ha condotto una indagine sull’impatto del lockdown per le festività pasquali, diffusa in occasione del Summit con il Governo dal titolo Recovery Food, l’Italia riparte dal cibo, organizzato con Filiera Italia a Palazzo Rospigliosi a Roma.
Alle perdite della ristorazione si sommano quelle dell’intero sistema turistico. Senza il lockdown un italiano su tre (32%) avrebbe approfittato delle feste di Pasqua e Pasquetta per fare una vacanza. E bisogna contare anche i grandi assenti stranieri, ben oltre 4,5 milioni che mancheranno all’appello quest’anno.
«Con le chiusure dei fine settimana primaverili che valgono in questo momento già l’80% del fatturato ridotto al minimo, la zona rossa a Pasqua riduce ulteriormente la sostenibilità economica delle attività di ristorazione», spiega l’associazione. Duramente colpiti soprattutto gli oltre 24 mila agriturismi presenti in Italia.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA
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