
Orsini: “Bisogna prorogare la moratoria sui prestiti fino a fine 2021”
«Bisogna introdurre una serie di misure per la ripartenza delle imprese che siano chiare, semplici e forti. Serve un impegno a farlo subito, il tempo è scaduto». A parlare così e a chiedere interventi immediati a favore del tessuto produttivo italiano è il vicepresidente di Confindustria per il credito, la finanza e il fisco, Emanuele Orsini, in audizione alla Camera sulle tematiche relative allo squilibrio della struttura finanziaria delle imprese italiane dovuto alla pandemia.
Per Confindustria è indispensabile agire innanzitutto prolungando e potenziando le misure di sostegno alla liquidità. «Nel medio periodo va rafforzata la patrimonializzazione delle imprese e la diversificazione delle loro fonti finanziarie. Si tratta di decisioni necessarie e urgenti. Le imprese hanno bisogno – ha insistito Orsini – di risposte ora e non si può aspettare oltre. La crisi Covid è senza precedenti nella nostra storia recente, così come lo sono i suoi effetti sulle imprese e sulle persone. È quindi necessario adottare iniziative a supporto delle imprese che si collochino fuori dagli schemi».
Secondo Orsini il mantenimento delle misure di sostegno è in questo momento necessario. Una loro revisione dovrà avvenire in modo graduale, per evitare un impatto depressivo sull’economia. «È nostro dovere traghettare oltre l’emergenza le imprese che sono state messe in seria difficoltà dalla crisi», ha continuato. Anche perché secondo le previsioni si tornerà alla normalità solo alla fine del 2022.
In questo contesto è prioritario prorogare la moratoria di legge, allungando le sospensioni dei finanziamenti bancari fino alla fine del 2021. «Le moratorie a oggi sono ancora attive per 126 miliardi, ed è indispensabile che la proroga, sia automatica. Non prorogare la moratoria sarebbe come chiedere alle imprese di tornare a correre da subito con uno zaino pieno di mattoni», ha concluso.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA/GIUSEPPE LAMI
Ti potrebbe interessare anche: