
In generale gli industriali festeggiano, i banchieri meno. Ecco chi sale e chi scende nella classifica elaborata da Il Sole 24 Ore
Anche i manager delle società quotate a Piazza Affari hanno visto ridursi i loro compensi a causa della pandemia, a riprova del fatto che la crisi non guarda in faccia nessuno. Solo per fare un esempio il primo top manager più pagato del 2019, Paolo Bertoluzzo, che aveva totalizzato 43,17 milioni, nel 2020 è arretrato all’83esimo posto e il secondo, il presidente e ad di Exor, presidente di Fca e Ferrari, John Elkann, ha incassato lo scorso anno 3,68 milioni, arretrando alla 25esima posizione. A dirlo è la classifica elaborata da Il Sole 24 Ore in base ai dati pubblicati dalle società italiane quotate, incluse quelle che hanno trasferito la sede legale all’estero ma hanno base di attività in Italia.
Ebbene il manager paperone dei Paperoni è Fulvio Montipò, presidente e amministratore delegato di Interpump Group che si piazza sul podio con i suoi 14,36 milioni di euro lordi guadagnati lo scorso anno. Si tratta di una cifra ben al di sopra di quella del 2019 quando ha fatturato “solo” 2,73 milioni. A seguire ci sono Remo Ruffini, presidente e ad di Moncler, con 12,77 milioni, ed il manager pubblico Massimo Mondazzi, direttore generale Energy evolution di Eni con i suoi 11.709 milioni di euro. In quarta e quinta posizione si piazzano rispettivamente Roberto Eggs, consigliere esecutivo di Moncler, con 11,12 milioni e Mike Manley, ad di Fca con 9,13 milioni.
In base alla classifica gli industriali festeggiano, i banchieri meno, visto che il primo è collocato al 17esimo posto ed è Alberto Nagel, ad di Mediobanca, con 4,12 milioni, mentre il secondo, Carlo Messina, alla guida di Intesa Sanpaolo, con 3,81 milioni, è piazzato addirittura al 22esimo posto.
di: Maria Lucia PANUCCI
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