
Tra le ipotesi: sistema di reclutamento ad hoc, basato sulle università
Come specificato dal premier Mario Draghi ieri sera (leggi qui), per far sì che i progetti del Recovery Plan vengano realizzati, a ciascuno sarà assegnato un gruppo ad hoc, tramite assunzioni mirate con contratti a termine di cinque anni. Verrà dunque istituito un portale di reclutamento, e per scegliere le figure si attingerà ai dottorati, nelle università, e ai profili specialistici.
Un progetto che va di pari passo con quello relativo ai concorsi per la pubblica amministrazione voluto dal ministro Brunetta: «il nostro Paese ha visto negli ultimi 10 anni blocchi di turnover, forse inevitabili – ha spiegato – ma con il risultato che la Pa è impoverita e invecchiata. Siamo ad un livello di non ritorno e occorre intervenire». Pertanto l’obiettivo è quello di velocizzare il turnover istituendo un percorso per dotare tutte le amministrazioni delle figure richieste, con contratti a termine “3+2”. «Bisogna far presto – ha sottolineato ancora il ministro – non possiamo metterci quattro o cinque anni per bandire un concorso, quindi usiamo l’esperienza Covid con le misure dello sblocca-concorsi».
Per quanto riguarda le risorse dall’università, Brunetta ha spiegato che tra le ipotesi c’è una vera e propria convenzione da attivare con gli atenei, con i centri di alta formazione e con gli ordini professionali, in modo da avere i migliori dottorati, figure specializzate da assumere per i progetti attraverso selezione e colloqui valutativi veloci.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
Ti potrebbe interessare anche: