La prima schedina venne giocata il 5 maggio 1946
Il Totocalcio festeggia oggi il suo 75esimo compleanno: la prima schedina è stata giocata il 5 maggio 1946, lo stesso anno in cui in Italia si tenne il referendum per scegliere tra Monarchia e Repubblica.
L’idea del concorso nacque da tre giornalisti sportivi, Massimo della Pergola, Fabio Jegher e Geo Molo. All’epoca si chiamava schedina Sisal: prese il nome di Totocalcio quando passò sotto la gestione del Coni. Una colonna costava 30 lire, sulla schedina c’erano due partite di riserva che servivano nel caso ci fossero stati dei rinvii, e per vincere bisognava fare 12.
Il primo vincitore fu Emilio Biasotti, impiegato milanese originario di Roma, che vinse con 426.826 lire. Vennero stampate, per il primo concorso, cinque milioni di schedine, ma ne vennero giocate appena 34 mila. Quelle inutilizzate vennero date ai barbieri per pulire i rasoi.
La popolarità fu un crescendo e già l’ottava schedina distribuì due vincite milionarie. Una curiosità: nel 1948 il Totocalcio venne utilizzato per finanziare la trasferta olimpica di Londra e prezzo della colonna salì a 50 lire. Man mano, la faccia del concorso cambiò: nel 1951 si arrivò a 13 partite, mentre i record di montepremi vennero stabiliti negli anni ’90.
Oggi, con l’inizio del campionato di serie A stagione 2021-2022, inizierà la raccolta del nuovo Totocalcio. La nuova schedina sarà composta da due pannelli, il primo con 8 eventi definiti obbligatori, il secondo da un minimo di 7 eventi a un massimo di 12 definiti opzionali. Rimarrà comunque la modalità dell’1X2 per indicare la vittoria della squadra di casa, il pareggio o quella della formazione in trasferta. Le possibilità di gioco sono varie: formula tre, cinque, 7, 9, 11 e 13.
di: Micaela FERRARO
FOTO: LUCA ZENNARO / ANSA / PAL
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