
L’andamento negativo è dovuto principalmente al crollo dell’export negli Usa (-30%) e in Giappone (-38%)
Crolla l’export dei formaggi italiani che, dopo anni di continua crescita, hanno iniziato il 2021 in perdita, segnando un -8,3% in quantità e un -9,3% in valore nei primi due mesi dell’anno. In particolare a gennaio si è registrato un -11% in volume e un -18% in valore rispetto al gennaio 2020, mentre più ridimensionato è stato il calo di febbraio. A dirlo sono i dati di Alleanza Cooperative Agroalimentari sui dati del commercio con l’estero relativi ai primi due mesi del 2021 resi noti dall’Istat (guarda qui).
L’andamento negativo è dovuto principalmente al crollo dell’export negli Usa (-30%) e in Giappone (-38%), oltre che a un significativo calo di quello europeo con un focus soprattutto su Francia (-4,1%), Germania (-5,9%), Spagna (-19,3%), per una diminuzione complessiva nella Ue a 27 pari al 5,9%.
«I dati di febbraio – commenta il coordinatore del settore lattiero-caseario di Alleanza Cooperative Agroalimentari Giovanni Guarneri – confermano le difficoltà commerciali collegate alla chiusura dei canali del food service, dove i prodotti italiani sono principalmente distribuiti, ma confidiamo in una graduale ripresa collegata alle riaperture».
Nei primi mesi del 2021 le esportazioni italiane risultano invece in crescita del 123,4% in Cina, Paese in cui aumentano in particolare gli acquisti di Grana e Parmigiano, e del 23,2% in Canada dopo il crollo del 2019.
di: Maria Lucia PANUCCI
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