Il presidente della Federal Reserve di Filadelfia Patrick Harker avvisa: “bisogna cominciare a pensare al tapering”
L’economia americana è cresciuta ad un ritmo moderato fra gli inizi di aprile e maggio. Lo afferma la Fed nel Beige Book, il rapporto sullo stato dell’economia che farà da base alla prossima decisione di politica monetaria. «Diversi distretti hanno evidenziato gli effetti positivi sull’economia dall’aumento delle vaccinazioni mentre permangono ancora impatti negativi per la rottura delle catene di distribuzione – si legge nel rapporto. – I livelli occupazionali sono aumentati a un ritmo relativamente costante, con due terzi dei distretti che hanno segnalato una crescita dell’occupazione nel periodo in esame e i restanti che hanno indicato un aumento moderato».
La diffusione del Covid-19 ha continuato a rallentare, la crescita dell’occupazione è stata più forte nel settore alimentare, nell’ospitalità e nella vendita al dettaglio. Le imprese hanno assunto in diversi distretti ma per molte aziende è stato difficile assumere nuova mano d’opera, specialmente quella a basso salario, gli autisti di camion e gli operai specializzati. E così la mancanza di lavoratori ha impedito ad alcune aziende di aumentare la produzione e ha portato alcune imprese a ridurre le ore di attività. Nel complesso, la crescita dei salari è stata moderata, e un numero crescente di aziende ha offerto bonus e aumentato i salari iniziali per attirare e trattenere i lavoratori. Secondo la Fed la domanda di lavoro rimarrà forte, ma con un’offerta limitata, nei prossimi mesi.
Le pressioni sui prezzi però “sono aumentate ulteriormente“, intensificate dai problemi alla catena di approvvigionamento. Forti aumenti sono stati registrati nelle materie prime per l’edilizia e la produzione così come nei prezzi dei trasporti, dell’imballaggio e dei prodotti petrolchimici. E nel futuro si prevede un ulteriore aumento, ma secondo la Fed la situazione è sotto controllo.
In ogni caso, mentre l’economia degli Stati Uniti continua a riprendersi dalla crisi del Coronavirus e il mercato del lavoro rimbalza, potrebbe essere il momento di iniziare a pensare al modo migliore per rallentare il ritmo degli acquisti di asset. «Abbiamo intenzione di mantenere i tassi bassi a lungo – ha detto il presidente della Federal Reserve di Filadelfia Patrick Harker. – Ma potrebbe essere il momento di iniziare a pensare di pensare almeno alla riduzione dei nostri acquisti mensili di obbligazioni del Tesoro e di titoli garantiti da ipoteca da 120 miliardi di dollari». Harker ha sottolineato che la Fed non si muoverà all’improvviso per ridurre il ritmo degli acquisti, aumentati l’anno scorso nel tentativo di stabilizzare i mercati e sostenere l’economia durante la pandemia.
Il presidente ha detto che si aspetta che l’economia statunitense cresca del 7% quest’anno e ad un ritmo più lento di circa il 3% nel 2022. La Fed non prevede di alzare i tassi finché l’economia non sarà tornata alla piena occupazione e l’inflazione non raggiungerà il suo obiettivo del 2%. E comunque per capire le prossime, eventuali mosse, non bisogna attendere a lungo visto che la nuova riunione si svolgerà il 15-16 giugno.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: EPA/JIM LO SCALZO
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