
Esce l’ad, Sami Kahale. La figlia più giovane del fondatore era già presidente esecutivo da giugno 2020 con gli stessi poteri dell’amministratore delegato
Cambio di poltrone ad Esselunga. Lascia il ruolo di amministratore delegato, Sami Kahale, dopo una collaborazione triennale. È stata una risoluzione consensuale, come ha comunicato ieri in tarda serata il Consiglio di Amministrazione alla società. Ora sarà Marina Caprotti alla guida operativa del gruppo.
E’ la figlia più giovane, 43 anni, del fondatore Bernardo, già presidente esecutivo da giugno 2020 con gli stessi poteri dell’amministratore delegato. «Siamo grati all’ingegner Kahale per il grande e intenso lavoro in questi anni, contrassegnati dalla pandemia – ha detto Marina. – Esselunga ha continuato a crescere e ottenere risultati oltre le previsioni, non solo sul fronte del business ma anche nel posizionamento e nel radicamento territoriale, con nuove e significative aperture in città come Genova e prossimamente a Livorno e Roma. Sono sfide di peso che il gruppo continuerà ad affrontare, rafforzando ulteriormente la governance, nel pieno rispetto del piano industriale approvato dal cda».
Dal canto suo Kahale, che ha avuto occasione di vivere quest’esperienza professionale prima come direttore generale e poi come amministratore delegato, ha detto che sarà sempre riconoscente alla famiglia, e in particolare a Marina Caprotti, e si è detto certo che, sotto la sua guida “Esselunga potrà consolidare e ampliare i risultati raggiunti, con nuovi negozi, urban store e investimenti importanti nel segno dell’omnicanalità“.
Si tratta di una nuova sfida per Marina Caprotti che, alla morte del padre, ha ereditato, insieme alla madre, il 70% di Supermarkets italiani, la holding che dal 2006 controlla Esselunga e ha deciso di non vendere il gruppo, affidandone la guida proprio al ceo Kahale.
La società, malgrado la pandemia, ha continuato a macinare buoni risultati anche nel 2020. Il bilancio ha visto un fatturato 2020 a quota 8,4 miliardi di euro, mentre il margine operativo lordo è stato di 718,2 milioni (8,6% del fatturato) rispetto a 716,9 milioni (8,8%) del 2019.
E’ un gruppo che fa gola a molti, anche ai big americani del calibro di Amazon e Walmart, ma anche dai fondi di private equity Cvc e Blackstone, oltre a qualche fondo sovrano come quello del Qatar.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA/Andrea Canali
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