
Nel Regno Unito scatta l’obbligo vaccinale per chi lavora nelle case di riposo. In Italia lo stato d’emergenza durerà finché il virus non sarà sconfitto definitivamente
La Francia si appresta a tornare alla normalità e questo lo si evince dalle ultime decisioni prese dal Governo. Il Paese è pronto infatti ad abbandonare l’uso delle mascherine all’aria aperta, “salvo in alcune circostanze, come nel caso di assembramenti“. A dare l’annuncio è stato il premier Jean Castex al termine del Consiglio dei Ministri. Il provvedimento sarà operativo da domani.
L’esecutivo francese ha anche deciso di anticipare di 10 giorni il termine del coprifuoco, inizialmente previsto per il 30 giugno e spostarlo ora a domenica 20 giugno, visto che la situazione sta nettamente migliorando dal punto di vista epidemiologico.
Nel Regno Unito invece, la situazione sembra andare in direzione contraria, dopo la nuova impennata dovuta alla variante Delta che ha costretto il premier Boris Johnson a rimandare le riaperture totali al 19 luglio (guarda qui). Non solo. Dal quotidiano The Guardian arrivano infatti anticipazioni sulla decisione di Downing Street di rendere obbligatorio il vaccino a chi lavora nelle case di riposo. Il provvedimento darebbe quattro mesi di tempo a tutti i dipendenti delle strutture per effettuare la vaccinazione. Chi non aderirà alla campagna potrebbe rischiare il trasferimento presso altre strutture o addirittura il licenziamento.
In Italia lo stato di emergenza sarà prorogato fino a quando il Covid-19 non sarà sconfitto definitivamente. Lo ha annunciato Francesco Boccia, deputato PD e responsabile Enti locali della Segreteria nazionale. «Sono decine le emergenze nazionali attive non perché ci sia ancora la calamità naturale che l’ha generata ma perché investimenti e ricostruzione non sono terminati e le procedure che accompagnano queste fasi possono essere solo fatte con la proroga dello stesso stato di emergenza – ha detto. – Tutto questo non significa limitazioni alle procedure o alle libertà personali dei cittadini ma velocità di azione per la ripartenza e per essere sempre pronti nel caso in cui riaccada ancora».
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: PHILIPPE LOPEZ / AFP
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