
C’è attesa per i dati sul lavoro negli Usa e la produzione industriale italiana
Avvio poco mosso per le Borse europee, che aprono tendenzialmente in parità. Il Dax a +0,2%, il Cac50 a -0,11%, il Ftse100 a -0,07% e il Ftse Mib di Milano a +0,03%, attestandosi a 25.672 punti.
A imporre un freno sui listini ci sono i timori legati alla diffusione della variante Delta del Covid, su cui si concentra l’attenzione degli investitori. Grande attesa per i dati macroeconomici provenienti dagli Usa, soprattutto quelli sul mercato del lavoro che sono particolarmente rilevanti per le decisioni della Fed.
Da Oriente non arrivano notizie migliori, con i mercati asiatici che hanno chiuso in rosso in attesa dei dati americani. Lieve aumento per la Borsa di Tokyo, che mostra sul Nikkei 225 un rialzo dello 0,33%, mentre l’indice Topix termina sulla parità. Chiude debole Seoul, a -0,37%. In rosso le borse cinesi, cin Shanghai che mostra un decremento dello 0,69% e Shenzhen che chiude in calo dello 0,70%. Non fa meglio Taiwan che perde lo 0,44%. Incerta Hong Kong, Kuala Lumpur, Jakarta e Bangkok, tutte intorno alla parità, mentre tiene Singapore in rialzo dello 0,05%.
Attesi per oggi i dati sulla produzione industriale italiana, mentre sono già usciti quelli sui consumi in Giappone (leggi qui) e sulla produzione a giugno in Germania (guarda qui).
Oggi il Mef comunicherà l’ammontare e le caratteristiche dei Bond che verranno emessi l’11 agosto. Nell’attesa lo spread Btp/Bund riparte da 102 punti base.
I titoli migliori a Milano in apertura sono quelli che hanno comunicato ieri i conti del primo semestre: Pirelli, che tocca il +,% e Banco Bpm, che avanza del 2,27% (approfondisci qui). Rialzi più contenuti per Unipol e UnipolSai, in crescita rispettivamente dello 0,42% e dello 0,34% (leggi qui). Tra i big del comparto finanziario avanza Bper che sale di circa l’1,84%. Sul fondo del listino Interpump e UniCredit che cedono rispettivamente l’1,58% e lo 0,96% dopo i guadagni della vigilia.
Attenzione per Poste Italiane dopo la sanzione dell’Antitrust (guarda qui).
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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