
Buoni trasporto, ristori per le imprese e non solo: saranno impiegati 100 milioni di euro per sostenere il settore della mobilità
Si tratta delle ultime disposizioni del ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, volte a dare supporto a disabili e a persone in difficoltà economiche in termini di trasporto stradale.
I tre decreti firmati oggi da Enrico Giovannini prevedono misure assistenziali tanto per i consumatori delle fasce fragili, quanto per le compagnie di autobus di linea o dedicate al noleggio con conducente.
Il terzo provvedimento, che mette sul piatto 10 milioni di euro, concerne nello specifico, invece, le città portuali che hanno subito forti perdite a causa del blocco del turismo crocieristico, valutando le flessioni registrate per quanto riguarda contributi di sbarco, tassa di soggiorno e diritti di security.
Focalizzandosi sui primi due, quelli più consistenti, i destinatari sono nello specifico tutti i capoluoghi di Provincia, che riceveranno 20 milioni di euro ciascuno da tradurre in buoni viaggio a disposizione dei cittadini a mobilità ridotta o facenti parte delle categorie sociali dalla situazione economica più delicata.
A offrire le prestazioni, usufruibili fino a fine anno, saranno taxisti e sistemi NCC, che si vedranno risarciti dallo Stato della metà della spesa sostenuta dai loro clienti, purché si rimanga sotto i 20 euro.
L’altra manovra di sostegno si concentra sull’ambito dei trasporti collettivi su strada che non facciano parte del servizio pubblico: la cifra impiegata ammonta a 70 milioni di euro e dovrà ristorare le rate di finanziamento o dei canoni leasing correlati all’acquisto di nuovi veicoli appartenenti alle categorie M2 e M3 a decorrere dal 1° gennaio 2018.
Il 28,5% della somma sarà destinato, in riferimento all’anno in corso, agli autobus di linea a lunga percorrenza. La cifra restante andrà, basandosi sui dati del 2020, ai servizi di noleggio con conducente.
In ogni caso, la singola impresa non potrà avere diritto a più di 1,8 milioni di euro di sostegno e la richiesta sarà ritenuta legittima soltanto se la condizione di effettiva difficoltà economica non risale a prima di inizio 2020.
di: Andrea BOSCO
FOTO: ANSA/UFFICIO STAMPA PALAZZO CHIGI/FILIPPO ATTILI
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