
La decisione è arrivata dopo la stretta decisa della Banca popolare cinese che ha bandito l’attività dal Paese. I miners fuggono in Siberia ma rischiano di essere cacciati anche dalla Russia
Emerge nuovamente la volatilità delle criptovalute che stanno perdendo terreno: il Bitcoin cede l’1,3% a 54.646 dollari, l’Ethereum l’1,28% a quota 3.432, il Monero, il 3% a 269,39. Il motivo? La stretta decisa dalla Banca popolare cinese che ha bandito l’attività dal Paese a settembre. E a peggiorare il sentiment arriva la notizia che Binance Holdings, la maggiore piattaforma di scambio digitale al mondo in termini di volumi, sta chiudendo la piattaforma in yuan dopo questo divieto.
La piattaforma in questione era stata lanciata nel 2019 per consentire agli utenti di scambiare Bitcoin, Ether e Tether con la valuta cinese. Ora arriva lo stop: la stessa società ha annunciato che chiuderà le negoziazioni il 31 dicembre permettendo ai clienti di ritirare i fondi investiti.
E non è l’unica a chiudere in Cina. Altre società specializzate nella transazione di valute digitali stanno lasciando completamente il Paese. Solo per fare un esempio, la concorrente Huobi ha annunciato che rimuoverà gli utenti ancora attivi che risiedono in Cina sempre entro la fine dell’anno.
Ed ora pare che i miners cinesi si siano spostati a Nord, in Siberia, secondo quanto riporta il quotidiano russo Vedomosti, citato da Bloomberg, in particolare nella regione di Irkutsk dove storicamente si registrano le tariffe elettriche più basse della Russia a causa dell’abbondanza di energia presente. Ma dopo l’avvento dei miners il consumo di energia nella Regione è aumentato del 159% nel corso del 2021 rispetto all’anno precedente, in parte a causa delle operazioni di estrazione sotterranea di criptovaluta.
E non a caso il governatore, Igor Kobzev, ha parlato di questo nella lettera inviata al vice primo ministro Alexander Novak, nella quale lamenta interruzioni nella fornitura di energia elettrica dovuti all’eccesso di domanda causata dall’estrazione di cripto.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: EPA/SEDAT SUNA
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