
Secondo alcune indiscrezioni riportate da La Repubblica Orcel guarda di nuovo a Banco BPM mentre Intesa ha voglia di shopping fuori dai confini nazionali
Torna dirompente il tema del risiko bancario in Italia. Il focus si concentra in particolare su Unicredit ed Intesa Sanpaolo che sembrano guardare a nuove prede, stando alle indiscrezioni riportate da Affari & Finanza, l’inserto di La Repubblica del lunedì.
Nell’articolo dal titolo Per Intesa e UniCredit lo shopping non è finito riguardo ad UniCredit viene segnalato che il numero uno Andrea Orcel ha mostrato scarso interesse all’ipotesi di una Galassia del Nord con Generali e Mediobanca mentre potrebbe riaprirsi la strada verso il Banco BPM.
L’affare Mps per lo Stato si sta rivelando sempre più costoso, visto che, riguardo all’aumento di capitale, come ha scritto giorni fa Il Messaggero, “l’impegno, attraverso l’aumento di capitale Mps, per agevolare la cessione, potrebbe andare oltre i tre miliardi su cui finora è andata avanti la trattativa. C’è chi azzarda che potrebbe salire fino ai 7 miliardi, in funzione anche dei paletti posti dalle autorità europee”.
Carlo Messina, AD di Intesa SanPaolo, vorrebbe continuare a fare shopping di asset bancari, anche se finora non avrebbe trovato “condizioni soddisfacenti per procedere a un’acquisizione“, come si legge nell’articolo. Il dossier è stato affidato al chief governance officer Paolo Grandi e sarebbe stato aggiornato a tempi migliori.
L’articolo spiega infatti che Messina e Grandi, secondo fonti finanziarie, da mesi starebbero studiando altre banche e società di gestione del risparmio in vari Paesi membri, con occhio particolare a Olanda, Belgio, Spagna. Ma sarebbe emersa scarsa disponibilità da parte dei vari interlocutori a incrociare i loro destini con un gruppo molto concentrato in Italia.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA / MATTEO BAZZI
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