
In Francia arriva il sì della Camera all’estensione del Green pass fino a luglio 2022. Ora la palla passa al Senato. Sileri: “Natale in libertà senza nuove varianti”
La pandemia andrà avanti per tutto il 2022 se non si interviene a favore dei Paesi più poveri. Ne è convinto Bruce Aylward, uno dei ricercatori di punta dell’Oms, ribadendo l’appello a donare le dosi a chi n ha bisogno.
Solo per fare un esempio, meno del 5% della popolazione africana è stata vaccinata, rispetto al 40% nella maggior parte degli altri continenti. Le aziende farmaceutiche devono dare la priorità ai Paesi a reddito più basso, altrimenti la pandemia continuerà. «Posso dirvi che non siamo sulla buona strada – ha detto Aylward secondo quanto riportato dalla Bbc. – Dobbiamo accelerare altrimenti questa pandemia andrà avanti per un anno in più del necessario».
Al termine di una accesa discussione nella notte l’Assemblea nazionale (la Camera francese) ha dato un primo via libera al disegno di legge Vigilanza sanitaria con la controversa possibilità di ricorrere al green-pass fino al 31 luglio del 2022.
Si tratta del terzo ddl in cinque mesi che affronta la questione del certificato sanitario anti-Covid, strumento odiato da una minoranza della popolazione ma adottato dalla larga maggioranza dei francesi.
Il provvedimento è stato adottato con 135 voti favorevoli e 125 contrari, dopo due giorni di dibattiti. Il testo approderà al Senato il 28 ottobre.
A casa nostra a rincuorare gli animi ci pensa il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri che ha annunciato un Natale in libertà se non usciranno fuori altre varianti. «Salvo che non accadano cose strane tipo nuove varianti, io vedo un Natale in cui potremo finalmente fare il cenone, un Natale in libertà. Ovviamente ci saranno ancora distanze e mascherina, ci sarà ancora il Green pass – ha detto ai microfoni del programma 105 Kaos in onda su Radio 105. – Rischiamo ancora delle varianti che possono generarsi sul nostro terreno nazionale o essere importate, poi dobbiamo ancora capire quante terze dosi dovremmo fare. Andiamo per gradi».
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: EPA/NIC BOTHMA
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