La riunione inizia oggi e si conclude domani sera con la conferenza stampa di Powell. Focus sui pmi manifatturieri dell’Eurozona e sulle trimestrali con i conti di Ferrari e Pfizer
Partono fiacche questa mattina le Borse europee in attesa della riunione della Federal Reserve che inizierà oggi e terminerà domani con l’annuncio di politica monetaria e la conferenza stampa di Jerome Powell. Gli operatori si aspettano che la Banca centrale Usa annunci in questa occasione l’avvio della riduzione del piano di acquisti mensili, il cosiddetto tapering, ma presteranno anche mota attenzione alle parole di Powell sui tassi di interesse. E così, nei primi minuti di contrattazione prevalgono i segni negativi, con l’indice Ftse 100 che indietreggia dello 0,36% e il Cac40 che lascia sul terreno lo 0,19%. Unica tona (leggermente positiva) il Dax di Francoforte che sale dello 0,15%.
Partenza poco mossa anche per Piazza Affari dopo l’avvio sprint del mese di novembre. Il Ftse Mib segna +0,07% a 27.225 punti, mantenendosi così sui massimi pluriennali. Tra le blue chip milanesi spicca il +0,9% di Campari, bene anche STM (+0,73% in area 41,45 euro). Tra le banche si muovono bene sia Unicredit (+0,5%) che Intesa Sanpaolo (+0,6%) con quest’ultima che domani diffonderà i conti del terzo trimestre. Tra i segni meno ci sono invece Telecom Italia (-0,9%) ed Enel (-0,52%).
Proprio in attesa della Fed i future di Wall Street viaggiano poco sotto la parità (S&P -0,10%, Dow Jones -0,18% e Nasdaq -0,02%). L’Asia è rossa (Nikkei -0,43%, Shanghai -1,38% e Hong Kong -0,09%), dopo che la banca centrale dell’Australia ha tenuto i tassi invariati (al minimo dello 0,1%) ma ha deciso di abbandonare il suo target di 10 punti base per il titolo di Stato al 2024 citando miglioramenti dell’economia (guarda qui).
Nel valutario l’euro/dollaro è a 1,160 (+0,03%), il dollaro/yen a 113,65, -0,40% e il cross tra sterlina e dollaro è a 1,36, -0,08%. Il Bitcoin fa +1,12% a 61.812 dollari, tornando vicino al suo massimo storico di 64.895 dollari toccati lo scorso aprile. Intanto tra le commodities i prezzi del petrolio sono in leggero rialzo: il Wti fa +0,07% a 84,11 dollari al barile, rimanendo sui massimi da sette anni, il Brent segna il +0,21% a 84,89 dollari, sempre al top da tre anni. E tra due giorni si terrà un nuovo vertice degli esportatori dell’Opec+, da cui ancora una volta non è atteso un ulteriore allentamento dell’offerta. L’oro tratta resta sotto ai 1.800 dollari l’oncia, e tratta a 1.797 dollari (-0,28%).
L’agenda macro di oggi è piuttosto scarna di indicazioni. Si prevede infatti la sola lettura finale dei pmi finali manifatturieri di ottobre dell’Italia, Francia, Germania e della zona euro. A livello societario in uscita oggi i conti di Ferrari mentre a Wall Street sono attesi i risultati di Pfizer.
di: Maria Lucia PANUCCI
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