
L’indicatore della situazione economica equivalente si potenzia per consentire di ottenere nuovi bonus e detrazioni
Novità in arrivo con il nuovo anno per l’Isee come l’assegno unico ai figli, il reddito di cittadinanza e il superbonus per le villette e prima casa ai giovani.
Dal 2022 in parte cambierà il modo di calcolarlo e, inoltre, verrà allargato il numero delle prestazioni per le quali sarà richiesto questo indicatore come requisito indispensabile.
Il sito di informazione legale La Legge per tutti spiega che per ottenere l’Isee dal 2022 alcuni passaggi resteranno identici a quelli previsti in passato mentre altri verranno modificati come l’individuazione del numero dei componenti del nucleo familiare su cui calcolare l’indicatore. Il riferimento è quello della famiglia anagrafica al momento della presentazione della dichiarazione sostitutiva unica (la Dsu).
Si stimano 12 milioni di Isee per il 2022, in parte per i nuovi bonus e aiuti ma anche perché l’Isee del 2022 si baserà sui redditi del 2020, l’anno del covid. Per molti contribuenti i redditi da cui si estrarrà l’indicatore saranno quindi più bassi e verranno chiesti più bonus.
L’assegno unico per ogni figlio sarà l’incentivo che contribuirà a far crescere le domande Isee. La misura, che dovrebbe debuttare a marzo, sostituirà in toto le varie misure ora in vigore per il sostegno alle famiglie.
Inoltre, l’arrivo dell’assegno unico sui figli, spiega ancora La Legge per tutti porterà in alcuni casi delle novità sul concetto di nucleo familiare. Finora, l’assegno familiare (l’Anf) aveva come riferimento il reddito e non l’Isee del richiedente, che poteva essere un solo genitore. Con il nuovo assegno unico il discorso cambia, infatti, essendo necessario l’Isee andranno sommati i redditi ed i patrimoni mobiliari ed immobiliari di entrambi i genitori.
Chi non si muoverà in fretta, inoltre, rischia da marzo in avanti di perdere le attuali detrazioni e gli assegni senza ricevere subito la compensazione del nuovo assegno unico.
In due mesi, tra gennaio e febbraio, i Caf dovranno riuscire ad elaborare la quasi totalità delle pratiche che di solito svolgono in un anno, come riporta al quotidiano di Confindustria Giovanni Angileri, presidente della Consulta nazionale dei Caf.
di: Filippo FOLLIERO
FOTO: ANSA / STRINGER
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