Nella nuova società confluiranno le attività retail e delle rinnovabili di Eni. Prevista Ipo nel 2022
Eni lancia Plenitude, la società che integra i progetti nelle rinnovabili, il business retail e la mobilità elettrica. A presentare il nuovo veicolo sono stati l’amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi, e Stefano Goberti, ad della nuova realtà nata dal progetto Eni Retail & Renewables.
Plenitude nasce già con un portafoglio di impianti di energia rinnovabile in esercizio pari a 1,2 GW a fine 2021 ed è la seconda più grande piattaforma per la mobilità elettrica in Italia con circa 2.000 dipendenti. La società punta a 31 mila punti di ricarica elettrica e 15 milioni di clienti entro il 2030. Quanto ai target finanziari si punta a 600 milioni di ricavi e 100 milioni di EBITDA al 2025.
Eni ha progettato l’IPO di Plenitude entro il 2022, perché ritiene che sia la miglior soluzione per valorizzare questo business, che si inquadra nella strategia e nell’impegno a lungo termine di Eni verso la decarbonizzazione. Ma il Gruppo manterrà una quota di maggioranza nella newco e prevede che il flottante possa essere attorno al 20-30% del capitale. «L’Ipo consente di attrarre nuovi flussi di capitale, rivelare valore incrementale e accelerare la crescita di Plenitude, che punta a fornire il 100% di energia decarbonizzata a tutti i propri clienti entro il 2040, supportando gli obiettivi di Eni di azzeramento delle emissioni nette di CO2 Scope 3», ha dichiarato l’ad di Plenitude Stefano Goberti.
La nuova società che sbarcherà in Borsa avrà debito netto prossimo a zero dal primo gennaio 2022 e un programma annuale di investimento da circa 1,8 miliardi finanziati con la cassa generata dalla propria attività e il proprio debito. Nel medio termine la leva finanziaria si attesterà a tre-quattro volte l’ebitda consentendo alla società di mantenere l’investment grade.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA/MASSIMO PERCOSSI
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