
La scultura è un esemplare unico, conservato intero e ritenuto perduto
È andato all’asta da Sotheby’s uno dei marmi romani più importanti ad oggi conservati in mani private. Si tratta dell’Afrodite Hamilton, ritenuta perduta, che torna sul banco dopo 70 anni dall’ultima apparizione in un’asta di New York. La scultura risale al I o al II secolo d.C. ed è partita da una stima iniziale compresa fra i due e i tre milioni di sterline.
Questa scultura è unica nel suo genere per diverse caratteristiche, in particolare le dimensioni (187 cm di altezza) e lo stato di conservazione: si tratta infatti dell’unica statua integra della dea Afrodite offerta in un’asta negli ultimi 20 anni.
L’Afrodite deve il suo nome all’Hamilton Palace, la tenuta di campagna degli omonimi duchi in Scozia dove è stata conservata per 144 anni, da metà ‘700 a inizio ‘900. La statua ornava la Grande Scalinata del Palazzo insieme ad altri quattro marmi antichi, dei quali uno si trova in un museo statunitense, un altro è stato battuto all’asta negli anni ’70 e l’ultimo ha ancora una collocazione sconosciuta.
«Si dice che il Duca di Hamilton si sia innamorato dell’Afrodite nell’istante in cui l’ha vista per la prima volta, quasi 250 anni fa» racconta lo specialista in antichità della casa d’aste londinese Florent Heintz, che ammette di essere caduto anche lui sotto “il suo incantesimo“, colpito dalla “sottile miscela di bellezza terrena e maestà divina“.
di: Marianna MANCINI
FOTO: UFFICIO STAMPA SOTHEBY’S
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