
Sono stati stanziati 609 milioni per consentire alle imprese di digitalizzarsi e migliorare la propria connettività. Ecco quali importi verranno erogati
La digitalizzazione è uno degli obiettivi chiave per il Governo; fra le misure concrete per migliorare la connettività nel Paese c’è anche il Piano voucher per le imprese, un pacchetto da 609 milioni di euro firmato dal ministro Giorgetti lo scorso 23 dicembre. Lo scopo? «Ridurre il digital divide del sistema produttivo su tutto il territorio nazionale».
Il provvedimento è compreso all’interno della più ampia Strategia italiana per la banda ultralarga e riguarda le piccole e medie imprese; a beneficiarne saranno, in base agli importi e al numero di adesioni, da un minimo di 850mila a una massimo di 1,4 milioni di imprese.
Ciascuna di esse potrà richiedere un solo voucher di importo variabile in base a tipologia di connessione e durata del contratto. Nello specifico, ci sono tre fasce di voucher: la minima ha un importo di 300 euro (fascia A), con contratto di minimo 18 e massimo 36 mesi per una velocità che va da 30 mbit/s a oltre un gbit/s.
La fascia B riguarda le connessioni con una velocità massima che va dai 300 mbit/s a un gbit/s; in questo caso l’importo del voucher è di massimo 500 euro. Infine, le imprese che rientrano nella fascia C riceveranno fino a duemila euro; i requisiti sono un contratto di minimo 24 e massimo 36 mesi e una velocità di almeno un gbit/s (con 100 mbit/s garantiti).
In tutti e tre i casi è inoltre possibile ricevere un secondo voucher, da sommare al primo, di 500 euro a copertura dei costi per l’installazione della connessione; a patto, però, che si raggiunga un gigabite di velocità.
Queste sono le linee guida del Piano voucher per le imprese; entro la fine di gennaio, sarà presentato il piano tecnico con ulteriori disposizioni su requisiti e modalità di attuazione dei voucher. Ad occuparsi del piano sarà Infratel, la società del Mise.
di: Marianna MANCINI
FOTO: ANSA
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