Si prevede che la restrizione avrà degli effetti consistenti sugli acquisti fisici, vedendo ulteriormente prevalere quelli virtuali
Dal primo febbraio è scattato l’obbligo del pass per negozi, banche, poste e uffici pubblici. Qui abbiamo riportato l’elenco dei negozi “pass free” in cui è possibile accedere senza certificato verde, ma sono molte le attività per le quali è richiesta la presentazione del Green Pass e non mancano i timori per gli effetti sui consumi di queste restrizioni, in particolare sul retail fisico.
Secondo un sondaggio di Confesercenti infatti due italiani su tre sono convinti della bontà della misura, che renderà gli acquisti più sicuri. Allo stesso tempo, però, almeno due milioni di persone potrebbero preferire gli acquisti online rinunciando a quelli nei negozi fisici.
L’indagine, condotta da Swg su un campione di consumatori maggiorenni, dimostra come l’87% degli intervistati sia in possesso del Green Pass. Non tutti i possessori di certificato sono però convinti dell’efficacia del provvedimento: il 64% lo approva, il 36% si dice ancora dubbioso e nel 26% dei casi totali lo ritiene un effettivo impedimento per gli acquisti nei punti vendita.
La misura ha anche il dichiarato intento di spingere verso la vaccinazione chi ancora non ha ricevuto nessuna dose di vaccino: solo il 10% di chi non possiede il pass ha dichiarato di volersi vaccinare, mentre il 18% ha deciso che ricorrerà ai tamponi per ottenere il Pass Base. Il restante 72% dei “no-pass” invece proseguirà dritto per la sua strada.
Di questi, quasi la metà (il 48%, pari a quasi 1,9 milioni di persone) passera agli acquisti virtuali; altri li rimanderanno (36%) e solo in minima parte (5%) chiederanno l’aiuto di familiari e amici per comprare fisicamente nei negozi.
Questo quadro normativo quindi alimenterà il trend già in atto che vede gli acquisti fisici lasciare gradualmente il posto a quelli virtuali. Il 22% dei consumatori ha già dichiarato di aver ridotto lo shopping nei negozi per paura.
Con l’introduzione dell’obbligo questa cifra è destinata a crescere: il 14% delle persone intervistate ha dichiarato che ridurrà ulteriormente gli acquisti nei punti vendita fisici.
«L’obiettivo rimane un ritorno più veloce possibile alla normalità: ma occorre monitorare l’impatto di questa distorsione sui fatturati dei negozi, che già per tutta la fase emergenziale hanno visto il trasferimento di importanti quote di mercato verso l’online» ha commentato Confesercenti.
di: Marianna MANCINI
FOTO: PIXABAY
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