In gioco ci sono i 24,1 miliardi della seconda tranche
Dalla transizione energetica alla sanità sul territorio; dal lavoro alla scuola passando per la giustizia. Sono davvero tanti ed in molti campi gli obiettivi che il Governo italiano deve raggiungere per aggiudicarsi i fondi del Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza.
In gioco ci sono i 24,1 miliardi della seconda tranche ed i tempi stringono perché entro il 30 giugno i ministeri coinvolti devono definire strategie e progetti per avere i finanziamenti europei.
L’ambiente è tra i settori con più obiettivi da centrare: ne ha ben 13. Il ministero della Transizione ecologica è infatti al lavoro sulla strategia per l’economia circolare: serve una riforma che definisca il programma nazionale per la gestione dei rifiuti, con un nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti stessi, e vanno approntate le misure per garantire la piena capacità gestionale per i servizi idrici integrati, e ancora quelle per promuovere la competitività dell’idrogeno. Vanno semplificate le procedure per l’efficienza energetica degli edifici e per gli interventi contro il dissesto idrogeologico. Tra le priorità anche la digitalizzazione dei 24 parchi nazionali e la “Rinaturazione dell’area del Po”.
Altro tema caldo è la salute: sono previsti 20 miliardi che serviranno soprattutto per migliorare l’assistenza territoriale e per l’innovazione tecnologica degli ospedali.
Le risorse totali sull’istruzione sono 17,59 miliardi, di cui 12,1 in infrastrutture e 5,4 per le competenze. Il ministero ha chiuso bandi per 5,2 miliardi: tre su asili nido e scuole dell’infanzia, il resto per mense, palestre, nuovi edifici e la messa in sicurezza degli esistenti. In gioco c’è la messa a punto per la revisione del reclutamento dei docenti perché entro giugno entri in vigore la riforma della carriera degli insegnanti. Si dovrà adottare il piano Scuola 4.0 in vista della transizione digitale anche nel sistema scolastico.
Il ministero del Lavoro sta completando la mappa degli insediamenti abusivi legati a caporalato e sfruttamento del lavoro agricolo. Diversi gli obiettivi sul fronte sociale per le persone vulnerabili e progetti in vista anche per le persone senza fissa dimora.
2,3 miliardi: a tanto ammontano i fondi in arrivo al ministero della Giustizia, mentre per quanto riguarda la Pubblica amministrazione il focus è sullo snellimento dei concorsi e sul nuovo ordinamento del pubblico impiego in primis, oltre all’istituzione dell’area delle elevate professionalità.
In arrivo per il turismo ci sono tre miliardi di euro che serviranno per il rilancio dei borghi storici abbandonati, l’efficientamento energetico di cinema, teatri e musei, il restauro dell’architettura rurale, la cura di parchi e giardini storici, la messa in sicurezza sismica delle opere, il progetto Caput Mundi per il Giubileo 2025.
Sul fronte digitale il ministero dell’Innovazione ha l’obiettivo di aggiudicare le cinque gare per la Banda ultra larga, del valore di 6,7 miliardi, mentre per il ministero dell’Interno la prima scadenza è il 7 marzo, quando le città metropolitane sono tenute a presentare i progetti per il recupero delle periferie e la riqualificazione urbana.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: SHUTTERSTOCK
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